Mentre vanno avanti le indagini dell’Inchiesta di Perugia, Claudio Lotito si sbottona, tuonando contro media e avvocati. Ecco le sue dichiarazioni.
Claudio Lotito: “Io non c’entro nulla”
Nell’ambito dell’Inchiesta di Perugia, che vede coinvolti il PM Laudati ed il finanziere Striano, è stata scoperta un’attività di dossieraggio illecito nei confronti di esponenti del mondo del calcio. Tra questi ci sarebbero (com’è ormai noto) il presidente della FIGC Gravina ed il patron granata Iervolino. I due imputati del processo avrebbero cercato d’incastrare il numero uno della Federcalcio, tirando in ballo anche la compravendita delle quote della Salernitana.
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Per ora, Iervolino non si è sbilanciato con dichiarazioni forti, a differenza di Claudio Lotito, che, secondo quanto sostenuto dal suo avvocato, sarebbe stato disposto a farsi ascoltare (di nuovo) dai PM. La replica del presidente laziale, già interrogato in qualità di persona informata sui fatti, insieme a Emanuele Floridi, non si è fatta attendere. Direttamente da Monaco di Baviera, dove la sua squadra era impegnata in Champions League, ha diramato la seguente nota:
«Sono completamente estraneo alle dichiarazioni che mi verrebbero attribuite, anche per bocca dell’avvocato Gentile. Io non c’entro nulla; usano il mio nome come cassa di risonanza. Floridi ha rapporti con tutti i presidenti di A e io lo conobbi tramite Gravina. Non sono a conoscenza di nulla e diffido chiunque dall’accostarmi a questa storia».
