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Cavese: il punto di vista di Michele Lodato sulla stagione degli aquilotti

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Dopo dodici giornate la Cavese al momento occupa l’ultimo posto del girone C di Serie C, analizziamo fino a questo momento il campionato degli aquilotti.

Cavese: così non basta

Cinque punti in dodici gare, troppo poco per la Cavese. Gli aquilotti al giro di boa del girone d’andata del campionato di Serie C, occupano l’ultimo posto in classifica.

Tanti davvero troppi i problemi che attanagliano la squadra del presidente Santoriello. Su tutti una mancanza di stabilità di un progetto iniziato con il ritorno di Giacomo Modica in estate al posto di Salvatore Campilongo e poi miseramente fallito dopo la debaclé casalinga contro la Ternana che ha decretato la fine del progetto targato Modica, dimessosi poi ufficialmente il mercoledì successivo alla gara. Al suo posto è arrivato Vincenzo Maiuri, ex tecnico di Sorrento, Portici e Nocerina che ha il compito di salvare la terza serie a Cava De’ Tirreni.

Intervista al collega Michele Lodato

Abbiamo raccolto alcune opinioni del collega Michele Lodato che ci ha parlato della situazione che vive l’ambiente aquilotto.

Michele, una Cavese che domenica è uscita sconfitta per 2-1 contro il Catanzaro. Come giudichi la prima gara del tecnico Maiuri?

«Sapevamo che era una gara difficile, anche perché il nuovo tecnico in cinque, sei giorni non poteva fare miracoli. Da lodare l’atteggiamento della squadra apparsa più grintosa e compatta, condannata però da due episodi: un eurogol di Risolo e da una ripartenza dopo il quasi gol di Russotto. È un buon punto di partenza che ci fa sperare per la gara con la Casertana che è una gara da dentro o fuori».

Dopo dodici giornate i metelliani si trovano all’ultimo posto con solo cinque punti conquistati, tra cui nemmeno uno in casa. Come si giustifica un’avvio così disastroso?

«La classifica è figlia di una campagna acquisti sbagliata. Non sono state seguite le indicazioni del tecnico Modica dal DG Pavone e dal DS Aiello. Si è agito senza un criterio di logica, acquistando calciatori non adatti al gioco di Modica. Sono stati messi a disposizione del tecnico, calciatori non richiesti da lui in primis e seconde scelte. Infatti, sono arrivati tanti under e alcuni over che non stanno rispecchiando le loro capacità».

Al momento è saltata la testa del direttore Aiello che ha rescisso il contratto dopo la gara col Foggia. Pesano gli errori effettuati in fase di calciomercato?

«Aiello paga le conseguenze di una gestione di un mercato molto discutibile, la classifica parla chiaro. Su tutti la situazione del portiere D’Andrea. Lo scorso anno il portiere ha firmato un biennale ed oggi è fuori rosa. La rosa è stata costruita in maniera poco logica. Sono stati presi calciatori che non sono adatti al 4-3-3; Onisa e Zedadka (al momento l’ex Napoli è fuori rosa) sono giovani ma non sono mezz’ali, infatti Onisa nel Torino giocava in un centrocampo a quattro come lo stesso Esposito».

Maiuri ha chiesto il reintegro dei tre fuori rosa?

«Germinale domenica come sappiamo ha giocato e ha segnato. Si vocifera, invece, un rientro di Lulli che può ricoprire il ruolo di mezz’ala ma al momento inspiegabilmente il centrocampista è fuori rosa per scelta della società e non per scelta tecnica. Confermato, però, il rientro di Matera che sostituisce Forte. Fa discutere anche il caso Pompetti, che inspiegabilmente non gioca da un po’; magari c’é sotto l’Inter in queste scelte perché non far giocare Pompetti in questa Cavese è una scelta alquanto discutibile».

In tre anni la Cavese ha cambiato tanti allenatori e svariati direttori sportivi. Si parla tanto di progettualità ma puntualmente  si cambia rotta a metà anno. A cosa è dovuto tutto ciò?

«La parola progetto e la parola Cavese in questo momento sono due rette parallele che non potranno mai incontrarsi. Ogni anno dopo cinque, sei giornate viene mandato via l’allenatore e viene sfasciato il progetto costruito in estate. Questa è una pecca che viene imputata al presidente perché è lui che sceglie gli uomini a cui affida il proprio capitale da investire per la squadra».

Domenica la gara con la Casertana sarà fondamentale portare a casa la vittoria per poter sperare nella salvezza?

«È una gara decisiva, avremo davanti una diretta concorrente. La Cavese ha un paio di gare in più dei falchetti ma ha dei punti in meno. Bisognerà vincere assolutamente, anche perché il pari non basterebbe né per la classifica, né per l’ambiente che necessita di una vittoria per rilanciarsi. Gli aquilotti dovranno obbligatoriamente buttare il cuore oltre l’ostacolo».

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Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.

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