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Rossi: “Obiettivo? La promozione. Non possiamo nasconderci”

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La Cavese di Emanuele Troise occupa la vetta della classifica del Girone H di Serie D. La formazione campana, dopo i tre pari di fila rimediati contro Altamura, Afragolese e Barletta, ha infilato due vittorie consecutive consolidando il primato. La corsa alla promozione in Serie C resta, però, estremamente combattuta, con le dirette inseguitrici pronte a scalzare la squadra di Cava de’ Tirreni dal gradino più alto del girone.

L’intervista a Rossi, terzino della Cavese

La redazione di TuttoCavese.com ha avuto il piacere di poter scambiare quattro chiacchiere con Francesco Rossi, nuovo volto della stagione della Cavese. Terzino destro di belle speranze, cresciuto nelle giovanili del Napoli, il giovane classe 2003 sta ben figurando nella quarta serie calcistica italiana.


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Dopo l’ultima esperienza al Torres, è arriva la chiamata della Cavese. Cosa ti ha convito a sposare questo progetto?

«Ho detto subito sì alla Cavese. Se ne parlava già da fine giugno e appena ho ricevuto la chiamata non ho esitato ad accettare la destinazione, sia per il valore della società, sia per la tifoseria e per la piazza».

Le tue prestazioni sono salite di livello nel corso della stagione. Nell’ultimo incontro in coppa è arrivato anche il primo gol in biancoblù. Ci sono aspetti del tuo gioco che pensi di dover migliorare?

«Devo certamente migliorare. Dal punto di vista tecnico ho qualche carenza, così come in alcune situazioni di gestione del pallone. Sicuramente dovrò migliorare anche dal punto di vista fisico e tattico, ma bisogna considerare in primis l’aspetto tecnico. A inizio stagione, il mio rendimento è stato un po’ carente, dovendomi adattare alle richieste del nostro allenatore. Ho impiegato del tempo per entrare in fiducia con me stesso. Man mano, poi, le prestazioni sono migliorate, grazie all’aiuto del mister e, soprattutto, a quello dei miei compagni di squadra».

Lotta alla vetta della classifica davvero serrata con gli Aquilotti che, al momento, comandano. Dopo la promozione solo sfiorata la scorsa stagione, l’obiettivo della società è più che chiaro. La squadra sta crescendo sicuramente in consapevolezze, ma cosa pensi possa fare la differenza per arrivare fino in fondo al raggiungimento del traguardo?

«Non ci si può nascondere, lo ha detto anche il mister: l’obiettivo è la promozione, così come la Coppa Italia. Bisogna puntare in alto anche in questa competizione. La forza del gruppo può fare la differenza per raggiungere il traguardo. Il girone è difficile e ogni partita risulta complicata e al tempo stesso fondamentale. Credo che, alla fine, la voglia di vincere su tutti i 90 minuti sia determinante. Alcune vittorie, infatti, sono arrivate quasi allo scadere, come contro il Matera e questo dimostra il desiderio di tutti i componenti della rosa, anche di coloro che subentrano, di voler portare a casa i tre punti».

Quali obiettivi personali ti sei prefissato?

«Prima di tutto, voglio conquistare la promozione con la maglia biancoblù, mentre, da punto di vista personale, l’obiettivo resta quello di cercare di raggiungere il professionismo nel minor tempo possibile».

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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