Ulteriore svolta nel caso che coinvolge i lavori di riqualificazione previsti al centro sportivo “Vincenzo Volpe“. A quanto pare, il terreno su cui poggia il campo sarebbe vincolato al rischio di dissesto idrogeologico.
Caso “Volpe”: il rischio allagamento in caso di lavori
Ipotesi stadio provvisorio al “Volpe” sul viale del tramonto? Più no che sì. Altro colpo di scena sui lavori previsti al centro sportivo granata per renderlo la casa temporanea della Salernitana.
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Ai tempi della presidenza Lombardi, infatti, venne bocciato un progetto di riqualificazione dell’area del centro sportivo dall’amministrazione comunale guidata dall’attuale governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il motivo viene ricordato dalla scheda del bene posto all’asta per 7 milioni di euro: l’area è considerata zona rossa dall’Ente d’Ambito territoriale. Ebbene sì, vi è il vincolo idrogeologico e la zona è a rischio allagamento nel caso in cui non venissero prese le dovute precauzioni durante i lavori.
Davvero Comune, Regione e Salernitana hanno accordato la costruzione di uno stadio provvisorio in un’area a rischio di dissesto idrogeologico senza prendere contromisure? Ipotesi improbabile. Infatti, i possibili allagamenti verrebbero neutralizzati con la costruzione delle gradinate in pali innocenti, come ricordato da Antonio Cammarota, intervenuto ai nostri microfoni. Il consigliere comunale d’opposizione si è detto favorevole all’opera di riqualificazione del “Volpe”, ricordando il progetto dell’Arena del Mare come esempio da seguire. Inoltre, in caso di lavori, si può anche chiudere la vendita dei biglietti per il settore ospiti, come regolamentato dalla FIGC.
Insomma, la riqualificazione dell’area è difficile, ma non impossibile. Si spera, perlomeno, di non fare un buco nell’acqua.