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Caso plusvalenze: il TAR dà ragione alla Juventus per la “carta segreta”

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Il TAR del Lazio regala una speranza alla Juventus per il caso plusvalenze. Il Tribunale Amministrativo Regionale dà ragione alla difesa bianconera per la richiesta di accesso alla “nota 10490”, la cosiddetta “carta segreta” in cui la Covisoc chiede chiarimenti alla Procura Federale sul caso plusvalenze. Il carteggio risale al 14 aprile 2021.

Juventus: cosa succede ora con il caso plusvalenze?

La difesa della Juventus ottiene un piccolo punticino per quanto concerne il caso plusvalenze grazie alla sentenza del TAR del Lazio. I bianconeri hanno ottenuto l’accesso al carteggio tra la Covisoc, l’organo di controllo delle società di calcio della FIGC, e la Procura Federale.


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Quale sarebbe il contenuto di questo documento nascosto, risalente al 14 aprile 2021, che potrebbe dimostrare l’inammissibilità dell’intero processo? In questa carta, come riportato da Calcio e Finanza, la Covisoc avrebbe segnalato alla Procura Federale delle “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo”, con quest’ultima che avrebbe risposto fornendo “interpretazioni indicative” sul caso in oggetto, ovvero quello delle plusvalenze fittizie. Secondo la difesa, i tempi previsti per l’iter processuale non renderebbero utilizzabili gli atti di indagine successivi al 14 luglio 2021 nel caso in cui la data di instaurazione del procedimento dovesse essere il 21 aprile 2021. Pertanto, l’azione disciplinare sarebbe inammissibile.

Inizialmente, il procuratore capo Giuseppe Chiné aveva respinto la richiesta avanzata dalla Juve di poter accedere al documento in questione poiché la nota “non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare”. A sua difesa, la Covisoc, negli atti di ricorso al TAR, aveva detto che il documento era “stato formato dalla Procura Federale che legge per conoscenza”.

La Juventus, quindi, potrebbe ancora sperare nella cancellazione della penalizzazione e ribaltare l’esito della sentenza emessa dalla Corte Federale d’Appello. A questo punto, l’udienza al Collegio di Garanzia del CONI diventerebbe cruciale per l’esito dell’intera vicenda.

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