Tutto lo sport salernitano è pronto a tifare per Carolina Foresti: la 24enne specialista del pararowing in gara ai Giochi paralimpici di Parigi, al via mercoledì sera con la cerimonia inaugurale.
Carolina Foresti unica salernitana alla Paralimpiade
L’estate di passione dello sport salernitano non è ancora finita: la vietrese Carolina Foresti rappresenterà la nostra provincia ai Giochi paralimpici di Parigi 2024.
Tesserata per il prestigioso Reale Yacht Club Canottieri Savoia, la 24enne della Costiera Amalfitana gareggerà nel «quattro con» PR3 misto, l’equipaggio che include atleti amputati, con disabilità visiva e con piccole difficoltà motorie.
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In cordata con Tommaso Schettino (Circolo Canottieri Aniene), Greta Elizabeth Muti (Olona 1894), Marco Frank (Gruppo sportivo Vigili del Fuoco) e il timoniere Enrico D’Aniello (Fiamme Oro), Foresti si è guadagnata il biglietto per la Ville Lumière dopo aver vinto in primavera l’ultima regata di qualificazione sulle acque di Lucerna (Svizzera).
La canottiera salernitana debutterà venerdì 30 (ore 12.10) sul bacino di Vaires-sur-Marne con l’obiettivo di centrare la finale senza passare per i ripescaggi, in programma per il giorno seguente alle 11.10. Domenica 1° settembre (ore 12.10) la finale per le medaglie. Dirette quotidiane delle gare paralimpiche su Raidue e, in base alle esigenze del palinsesto, su Rai Sport HD. Copertura in streaming su RaiPlay.
L’azzurra ha scoperto il pararowing soltanto 3 anni fa
Foresti si è avvicinata allo sport paralimpico a seguito di due incidenti in moto che le hanno provocato una parziale disabilità visiva e la perdita di flessione ed estensione della caviglia. In barca soltanto da tre anni, l’azzurra ha vinto due titoli mondiali indoor nei 500 metri PR3 ed è salita sul 3° gradino del podio con il «quattro con» PR3 misto nell’ultima rassegna continentale di Szeged, in Ungheria.
Prima di partire per la Francia, l’atleta di Vietri sul Mare ha confidato le sue emozioni all’ufficio stampa del prestigioso circolo remiero e velistico napoletano:
«Sono testarda ed esigente e, quando sono al limite, mi ripeto ciò che mi hanno insegnato: “C’è ancora un 30% di sforzo da fare” […]. Aspettative? Parigi è la dimostrazione di come la forza di volontà vinca su tutto. Lo slogan dei Giochi paralimpici descrive al meglio il mio percorso e quello di tanti atleti come me: “Dove non arriva il corpo arriva la mente e, dove non arriva la mente, arriva l’anima”. Parigi sarà la gara più importante della mia vita, dimostreremo al mondo il valore dell’equipaggio italiano».