Vladimiro Caramel, doppio ex di Salernitana e Cosenza, ci parla della sua stagione a Salerno e del momento delle due squadre, in vista della sfida di domenica sera.
Caramel, doppio ex di Cosenza e Salernitana
Vladimiro Caramel è stato un calciatore naturalizzato italiano, nato in Eritrea. Di ruolo centrocampista esterno, fa le sue fortune in Serie B al Cosenza ed all’Acireale, dopo essersi lanciato nel 1992-1993 con la Salernitana, in Serie C, sotto la guida di Sonzogni. Nel campionato cadetto collezionerà 70 presenze e troverà una sola volta la via del gol, emblematico di un calciatore generoso. L’esordio in maglia granata è da incorniciare, realizza l’unico gol con la Salernitana nel 3-1 rifilato al Palermo. Nonostante il buon feeling con Salerno, Vladimiro decide di tornare a Cosenza dal prestito, dove l’anno prima non era riuscito a trovare spazio.
A Salerno ha trovato lo spazio per spiccare il volo verso la Serie B, quali sono i suoi ricordi della stagione in granata e di Sonzogni?
«In quella stagione avevamo una squadra forse più forte di quella che ha conquistato la promozione l’anno dopo, con Delio Rossi. Non abbiamo vinto il campionato per tanti motivi, purtroppo gli episodi non sono stati dalla nostra parte. Sarei voluto restare per vincere il campionato, dato che era quello l’obiettivo, volevo portare la Salernitana in Serie B. Sonzogni lo conoscevo già, mi aveva allenato a Licata e mi ha voluto a tutti i costi, peccato che l’anno dopo sono dovuto rientrare dal prestito».
Restando in tema allenatori, Castori è stato molto criticato nel pre-stagione ma sta rispondendo con i fatti. Cosa ne pensa dell’allenatore della Salernitana? Le piacerebbe tornare a Salerno nello staff tecnico?
«Castori è una brava persona ed un bravo allenatore. Ha dimostrato di saper far bene, soprattutto con i successi a Carpi. Ad oggi bisogna essere felici di quanto sta facendo a Salerno. Sarebbe bellissimo, ma l’età avanza e mi sembra impossibile, ma sarò sempre un tifoso».
Cosa ci si può aspettare in questa stagione da Salernitana e Cosenza?
«Il Cosenza è partito male, ma ha sia la società che la rosa per poter rialzarsi. La Serie B è dura e lunga, in particolare quest’anno influenzato dal COVID, con le squadre che non schierano mai la stessa formazione a causa delle assenze, non è facile lavorare in questo periodo. Spero che entrambe riescano a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissate».
Qual è il suo pronostico per questo partita?
«È difficile. Sono stato bene in entrambe le squadre, le seguo sempre anche se non ne faccio più parte. Dove si lavora, non bisogna mai rinnegare il passato, soprattutto quando lo si fa nelle condizioni migliori. Direi pareggio, ma sarebbe un solo punto a testa, meglio una vittoria per una, tra andata e ritorno».