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Caos Serie B: dal possibile punto al Foggia alle dichiarazioni di Di Cintio

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“Questi playout non s’hanno da fare” a meno di clamorose decisioni per il Foggia. La Serie B ripiomba nel caos dopo gli episodi dello scorso start con il campionato a 19 squadre.

Caos Serie B: dal possibile punto al Foggia alle dichiarazioni di Di Cintio

Playout sentenziati sul campo per i granata. Salvezza acquisita dal triplice fischio della Lega B. E’ un inizio settimana quello andato in scena ieri per il campionato cadetto a dir poco clamoroso. Nella giornata di ieri è arrivata la sentenza che recitava la retrocessione del Palermo in Serie C, facendo così scalare tutta la classifica di Serie B.

Poi a distanza di minuti ecco il secondo comunicato che recitava Salernitana e Venezia salve, niente playout, Foggia retrocesso. Insomma, un caos generale che forse nemmeno i diretti interessati potessero immaginare. Ma non è ancora detta l’ultima parola. Già, perchè venerdì c’è l’udienza che chiama in causa il Foggia, o meglio, il ricorso per la riammisione di un punto in casa satanelli.

Ma cosa comporta la riammissione di un punto al Foggia? Semplice. Salernitana in C. Anche se in casa granata questa situazione non viene proprio presa in considerazione, anzi, aleggia il sereno. Perchè dal punto di vista legale il Foggia ha pressochè poche speranze, quasi nulle.

Il Foggia ha già chiesto, e tanto, alla Corte Federale. Dai -15 punti scontati a -8 perché i legali rossoneri puntarono sull’assoluzione in primo grado di patron Sannella e sul format del campionato, da 22 squadre a 19.

La partita, venerdì, si giocherà su più fronti: CONI, cassazione, Corte e Tribunale Federale. I primi due non possono togliere o restituire i punti in qualsiasi caso. E’ ovvio che i legali dei satanelli faranno di tutto per la restituzione di addirittura due punti ma il CONI potrà accogliere solo il mancato format a 22 squadre senza punti restituiti.

Insomma venerdì ci sarà l’ennesimo “comunicato” che farà calare il sipario su un campionato discusso ancor prima di iniziare… e il finale è solo la trama.

Di Cintio: “La decisione è impugnabile”

Intervistato dai colleghi del noto sito gianlucadimarzio.com l’avvocato decano del diritto sportivo, Cesare Di Cintio: “Io credo che il Consiglio direttivo non abbia questo potere perché, comunque, la composizione dei campionati, quindi anche la definizione di playoff e playout, passa attraverso le delibere del Consiglio Federale della FIGC. Quindi credo che la decisione del direttivo di Serie B di oggi nasconda un eccesso di potere e presta il fianco a molteplici obiezioni da un punto di vista giuridico. Se fossi uno dei club danneggiati, impugnerei sicuramente la delibera del direttivo“.

La retrocessione all’ultimo posto in graduatoria del Palermo” continua Di Cintio “implica una riscritturazione della classifica, ma non l’annullamento del playout per il quale le norme statuiscono in maniera chiara: distacco di cinque punti tra quartultima e quintultima. Distacco che agli atti non c’è tra Foggia e Salernitana. La situazione del Palermo? Faccio una riflessione, il Palermo è stato fatto iscrivere al campionato, no? Quindi qualcuno lo avrà pur fatto iscrivere. La tesi dell’elusione fraudolenta dei controlli non regge. Le carte che ha in mano la Procura sono le stesse che aveva in mano la Covisoc quando aveva fatto i controlli. Quindi o il Palermo non doveva essere iscritto o vi è un difetto palese sui controlli“.

Gli scenari? “E’ una situazione in divenire, prima di prendere una decisione di questo tipo, quale l’annullamento del playout, si sarebbe dovuto attendere quantomeno la pronuncia anche dei ricorsi che, potendo beneficiare dei termini abbreviati, sarebbe stata esperita nel giro di pochi giorni. Ricordo Andrea Abodi quando rinviò di quindici giorni il playout per il ‘caso Lanciano’ e permettere alla Giustizia sportiva di fare il suo corso…“.

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