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Circolo Canottieri Irno, l’intervista a Paolo Cardito: “Ci manca il mare, spero che tutto torni alla normalità”

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Abbiamo raggiunto telefonicamente Paolo Cardito, consigliere al canottaggio del Circolo Canottieri Irno. A causa del Coronavirus l’attività del Circolo ha accusato moltissimo il colpo, ma gli atleti non si sono abbattuti e sono pronti a tornare ad allenarsi … magari in acqua.

Canottieri Irno, le parole di Paolo Cardito sullo stop

Abbiamo scambiato una piacevole chiacchierata col consigliere al canottaggio del Circolo Canottieri Irno, Paolo Cardito. Tra il passato luminoso del Circolo, i traguardi da porsi per il futuro (con il sogno Tokyo 2021) ed un presente ricco di incognite, ne è uscita fuori un’intervista molto interessante. Di seguito il parere di Cardito che, in compagnia di Giovanna Tortorella, è anche direttore sportivo del Circolo.

Come sta andando questa quarantena per lei e per i suoi atleti?

«Sta trascorrendo abbastanza bene, ma spero vivamente finisca in fretta. Questo dannato virus ci ha costretti a tirare bruscamente il freno a mano, ma non ci siamo arresi ed abbiamo una voglia matta di tornare alla normalità».

Da una precedente intervista, sappiamo che il Circolo ha fornito a tutti gli atleti macchinari specifici per allenarsi e schede personalizzate. Li sta seguendo?

«Paradossalmente, grazie alla tecnologia, ci stiamo tenendo in contatto molto più di prima. I ragazzi si stanno allenando a casa con l’ausilio degli istruttori e, come ricordato da te, dagli attrezzi forniti dal Circolo. La nostra palestra è stata sanificata e stiamo cercando di sistemare tutto per permettergli di tornare ad allenarsi in gruppo e, soprattutto, in acqua. Ci manca moltissimo il mare ed attendiamo novità dalle istituzioni per poter tornare al pieno regime al quale siamo abituati».

Quanto pensa manchi ancora al ritorno alla normalità?

«Siamo ancora in tempo per prepararci alle competizioni nazionali e non, ma se la Regione non ci dà l’ok non possiamo tuffarci in acqua. Pensa che in Veneto, da lunedì, si potrà tornare agli allenamenti marini, magari noi potremo farlo tra 20 giorni. Secondo te è equo che ad un campionato nazionale ci siano atleti con una preparazione così differenziata ai nastri di partenza? Io non credo affatto, e per questo confido nel buon senso delle istituzioni per permetterci il ritorno in acqua il prima possibile».

Di recente i ragazzi del Circolo si sono riuniti per lanciare un segnale alle istituzioni, ce ne parla meglio?

«Con piacere. Proprio per dimostrare la nostra voglia di tornare alla normalità, tenendo anche fede alle distanze da mantenere, i nostri atleti si sono riuniti per fare un po’ di attività. Nessuna protesta, nessun sit-in o manifestazione, solamente un piccolo allenamento “controllato” a testimonianza della loro voglia di sport».

Virus a parte, come immagina il futuro dei giovani Canottieri?

«Innanzitutto ci tengo a specificare che abbiamo moltissimi atleti nel nostro circolo e per ogni fascia d’età; partiamo dai bambini di 9 anni fino agli atleti di 22, senza dimenticare quelli non più under. Tra i nostri soci, infatti, ci sono molti sportivi pro della categoria master e tantissimi altri appassionati di mare. Mi auguro, con tutto il cuore, che tutto torni alla normalità ed in fretta, ci sono molti obiettivi da perseguire e non vogliamo tarparci le ali».

Tornando al Circolo, il 7 giugno saranno 110 anni, ci saranno festeggiamenti?

«Festeggeremo ma forse la festa non ci sarà. In questi 110 anni di storia il Circolo Canottieri Irno si è distinto a livello nazionale ed internazionale, abbiamo avuto atleti ad Olimpiadi, Mondiali ed Europei e continueremo a sfornare canottieri, canoisti e tantissimi altri atleti. Non ci fermiamo affatto, sembrerò ripetitivo, ma aspettiamo solamente l’ok per poter tornare in acqua e dimostrare di che pasta siamo fatti».

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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!
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