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Fabiani: “Abbiamo fatto ciò che era nelle nostre possibilità”

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Il direttore sportivo della Salernitana Angelo Fabiani commenta il mercato dei granata, un mercato che (a detta sua), ha centrato tutti gli obiettivi.

Foto: US Salernitana 1919

Torna a parlare Angelo Fabiani a conclusione della fine del calciomercato. I granata hanno avuto problemi con la lista, in particolare per le caselle “over” come evidenziano l’esclusione dalla rosa dei vari Micai e Guerrieri. Intervistato ai microfoni dei colleghi di PianetaSerieB, il ds granata commenta: «Abbiamo fatto ciò che era nelle nostre possibilità, collocando anche una ventina di calciatori in uscita. C’è stato un gran da fare e in termini di entrate abbiamo preso soltanto calciatori funzionali agli ideali tecnico-tattici di mister Castori. Non ho rammarichi perché gli obiettivi erano quelli e li abbiamo centrati. C’è da dire che avevamo già un organico ben attrezzato e all’altezza».

Fabiani: “Obiettivi centrati”

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Foto: Bzona

Fabiani aggiunge, in merito all’arrivo di Antonucci e ai possibili innesti dagli svincolati: «Abbiamo preso lui e Anderson perché dal punto di vista tecnico possono darci tanta qualità in mezzo al campo. Sono contento dei loro arrivi e nel caso di André si tratta di un ritorno a Salerno. Tornando ad Antonucci, posso dire che è l’affare è nato come qualsiasi altro: nel calcio circolano diversi nomi e bisogna essere bravi ed abili a manifestare il proprio interesse. Ci riteniamo completi in tutti i reparti». Problema lista, come dicevamo, che ha coinvolto anche le uscite di Felipe Curcio e Fella: «Penso che, prima di tutto, andrebbe cambiata questa norma relativa al limite dei 18 over. Non l’ho introdotta di certo io e posso dire che penalizza calciatori e società. Inizialmente credevo che la situazione potesse cambiare, adesso inviterei chi di dovere a prendere sotto esame questa situazione allucinante».

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Foto: US Salernitana 1919

Chiude l’intervento Fabiani analizzando la spaccatura che si è creata tra tifoseria e società: «Ritengo che il tifoso o l’ultrà abbia un modo particolare di vedere il calcio. In genere non gli interessa se hai qualche squalificato o problemi nella lista over, pensa soltanto a vincere. Ci sta che qualcuno non sia d’accordo con l’operato, aspettandosi la qualificazione ai play-off nel corso dell’ultimo quinquennio. I risultati non nascono mai a caso, ma sono frutto di una programmazione. Vincere non è facile ed è necessario avere pazienza. La nostra società si sta consolidando nella cadetteria e non può che migliorare. Questo clima “teso”, inconsciamente, ci ha dato una spinta più per migliorare il nostro lavoro. E’ necessario dire che la tifoseria salernitana è sana, passionale e corretta. Ho girato da Nord a Sud, ma non ho mai visto così tanta passione. Qui i tifosi non comprano la maglietta perché è già tatuata sulla loro pelle».


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