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Bonacina dirigerà il match cruciale tra Messina e Gelbison

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L’AIA ha reso note le designazioni degli arbitri in vista del decisivo match di ritorno dei play-out di Serie C tra Messina e Gelbison. In palio la permanenza nella terza serie professionistica italiana.

Arbitri Serie C: il fischietto di Messina-Gelbison

Ultima spiaggia per entrambe le squadre che, dopo aver dato battaglia nell’incontro del “Guariglia”, si apprestano a ritornare in campo, stavolta in terra sicula. L’1-0 maturato in favore della Gelbison dà respiro agli uomini di Galderisi che, forti del vantaggio, potranno approcciarsi al match in maniera differente, avendo due risultati su tre: la vittoria o il pareggio. Se non avesse vinto la gara d’andata, la formazione di Vallo della Lucania avrebbe dovuto necessariamente ricercare la vittoria al “San Filippo-Scoglio”, trovandosi in una posizione di classifica inferiore rispetto ai peloritani.

A dirigere la sfida decisiva sarà Kevin Bonacina della sezione di Bergamo.

  • Messina-Gelbison
    arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo
    ass. 1: Ivan Catallo di Frosinone
    ass. 2: Stefano Galimberti di Seregno
    IV uomo: Luigi Catanoso di Reggio Calabria

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Le parole di Galderisi

Il tecnico dei cilentani, al termine del match d’andata, vinto all’ultimo respiro, ha sostenuto l’importanza di ogni singolo giocatore, che potrà essere determinante in un momento così cruciale di stagione. Ha rivolto, inoltre, parole d’elogio nei confronti dell’autore della rete decisiva, Marco Tumminello:

«Tutti devono pensare di poter giocare dall’inizio, perché tutti sono determinanti. I miei attaccanti hanno sempre raccolto molto lavorando sodo: la mentalità è quella di fare un gol in più dell’avversario. Tumminello deve lavorare molto, ma credo che abbia qualità incredibili. Se riesce a metterci la testa, l’attenzione e la voglia ha qualità importanti per poter far male. Finalmente non l’ho visto andare a destra e a sinistra, è rimasto nella sua posizione, come provato in allenamento. Gli è arrivata una palla centrale ed è stato determinante perché ha corsa, tiro: è un giocatore eclettico, che sa giocare la palla. Conto molto su di lui, così come il resto della squadra».

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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