Dopo la conferenza stampa di questa mattina, in cui ha annunciato il suo ritiro, Emanuele Calaiò getta ufficialmente la spugna. Con l’Arciere fuori dai giochi, analizziamo quanto questa scelta potrebbe influire, in termini di rendimento, sul roster degli attaccanti della Salernitana.
Calaiò getta la spugna, quanto perde l’attacco granata
Dopo il ritiro a sorpresa dell’ex attaccante di Napoli e Parma, Gian Piero Ventura può, comunque, disporre di 5 pedine per il suo scacchiere tattico avanzato. In queste prime apparizioni stagionali, fatta eccezione per la gara di Cosenza, la coppia Giannetti–Jallow è sempre partita dal primo minuto.
L’ex attaccante di Livorno e Cagliari rappresenta la prima punta ideale per il gioco di Ventura. Sebbene non abbia mai fatto del gol il suo marchio di fabbrica, gode appieno della fiducia del mister, che lo ha voluto fortemente alle sue dipendenze. Giannetti è la classica punta mobile che fraseggia molto con il compagno di reparto e che, grazie alle sue doti balistiche, può essere decisivo sotto porta. In questo avvio di stagione, Benevento a parte, si è ben comportato, mettendo a segno una doppietta in Coppa Italia e uno splendido gol da fuori area alla prima di campionato contro il Pescara. Frenato da un piccolo infortunio muscolare che lo ha escluso dalla lista dei convocati per Cosenza, Giannetti è ancora caccia della migliore condizione fisica. La speranza è che possa ripagare la fiducia del tecnico e, soprattutto, dell’ambiente, che crede fortemente nella sua definitiva consacrazione in termini di gol.
Discorso diverso per quanto riguarda Lamin Jallow. L’attaccante gambiano è reduce da una stagione negativa sotto tutti i punti di vista. L’obiettivo è quello di riscattare l’opaco campionato appena terminato e, soprattutto, conquistare la torcida granata a suon di gol e prestazioni importanti. Nonostante sembri ancora il lontano parente del calciatore che terrorizzava le difese avversarie in quel di Cesena, Jallow è partito con tutt’altro piglio rispetto alla passata stagione. Con la doppietta rifilata al Pescara è, attualmente, il capocannoniere della Salernitana in campionato. Gian Piero Ventura, come ha dichiarato a più riprese, crede molto nelle sue potenzialità. Qualità che, ad onor del vero, iniziano ad intravedersi.
La riserva che può tornare utile
Milan Djuric, in questa Salernitana, può essere considerato l’usato sicuro su cui Ventura potrà sempre fare affidamento. Poco compatibile, probabilmente, con l’idea di calcio dell’ex CT della Nazionale, l’attaccante bosniaco ha già fatto vedere a Cosenza le sue doti da “primo difensore” della squadra. Fondamentale il suo apporto nella difficile trasferta in terra calabrese in cui, in più di un’occasione, ha difeso il pallone e fatto salire la squadra. Col suo fisico possente, può tornare utile in un certo tipo di partite in cui c’è bisogno delle sue sportellate in avanti. Inoltre, può risultare devastante sulle palle alte che transitano nella sua zona, come già dimostrato nella scorsa stagione.
Il potenziale ancora tutto da scoprire
Il top player della squadra, chiamato a garantire il salto di qualità della Salernitana è, senza alcun dubbio, Alessio Cerci. L’ex attaccante di Milan e Atletico Madrid, dopo 6 mesi di inattività, continua a sudare tanto in allenamento per ritrovare la forma migliore. La strada da fare è ancora lunga, come hanno dimostrato i 20 minuti contro il Benevento, ma l’impegno non manca. Nel pieno della condizione psico-fisica, Cerci può rappresentare il vero colpo di mercato della Serie BKT 2019-2020.
Cedric Gondo potrebbe essere la sorpresa di questo campionato. L’attaccante di origini ivoriane è reduce da una buona stagione al Rieti in Lega Pro, in cui ha segnato 9 reti in 32 presenze. Qualcuno, probabilmente, lo ricorderà nell’amichevole disputata all’Arechi qualche mese fa proprio tra le due compagini “amiche”, quando fece ammattire, con le sue giocate, Pucino e compagni. Ad oggi, l’ex attaccante della Primavera della Fiorentina parte dietro nelle gerarchie del tecnico. Chissà che non possa rivelarsi, nel prossimo futuro, un prezioso asso nella manica di Gian Piero Ventura.