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Calaiò a Telecolore: “Sembrava l’esordio perfetto quello col Benevento”

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Intervista all’attaccante granata, Emanuele Calaiò

Determinante a ad Ascoli con il gol del pari, Emanuele Calaiò parla apertamente ai colleghi di Telecolore, del suo ritorno al gol, della trasferta a Verona:

“Sembrava l’esordio perfetto quello col Benevento: ingresso in campo, esordio, rete nel derby. Peccato. Il gol sembrava regolare, fa male perdere. Ci siamo riscattati ad Ascoli, sono contento per la squadra che ha conquistato tre punti importantissimi e ora dobbiamo dare continuità ai risultati. Il Verona è un avversario tosto, ma la Salernitana ha tutto per dare fastidio a chiunque. In questa categoria la differenza sta nella continuità, altrimenti il campionato non lo vinci. L’Hellas è stato altalenante quasi quanto noi, anche lì c’è grande pressione e la tifoseria pretende la serie A dopo la retrocessione. La rosa è molto importante, in ogni ruolo hanno due giocatori uno più forte dell’altro. Ho bei ricordi dello stadio Bentegodi, ho già segnato con le maglie di Pescara e Napoli. Questo è il passato, ora penso al presente e al futuro con questa maglia:  mi piacerebbe, come fatto in passato, andare a vincere lì con la Salernitana”.

Per quanto riguarda le sue condizioni fisiche e dell’intesa con Jallow: “E’ ancora presto per parlare di ritmo partita recuperato, sono al 50%. Gli allenamenti ti danno la condizione ideale, è da una settimana che sto lavorando con la squadra in modo completo. Col Benevento ho messo 20 minuti nelle gambe, un’ora ad Ascoli: il programma stilato con il mister e con lo staff sta procedendo nel migliore dei modi, ho trovato persone preparate. Non sono sciolto e disinvolto, ma entro 3-4 gare credo di poter essere al top per disputare l’intero match. Jallow? Tutti gli attaccanti che hanno giocato con me hanno fatto sempre bene. Non sono una prima donna, mi piace anche parlare con il mio compagno di reparto e sfornare assist. Lamin è un giovane molto interessante che va indirizzato nella strada giusta, la presenza in rosa di gente di esperienza gli permetterà di acquisire fiducia. Ha tratto benefici da me, in settimana ci siamo confrontati su tutto e ci conosceremo sempre meglio. Il futuro è dalla sua parte, deve migliorare sotto alcuni aspetti”.

Un passo indietro sul derby col Benevento: “Ce lo siamo detti nello spogliatoio ad Ascoli: non ci sentiamo inferiori a nessuno! Si parla del Benevento come ammazza-campionato, ma senza l’infortunio di Micai sarebbe finita 0-0 e, anzi, avremmo anche potuto vincerla. E’ un torneo equilibrato, l’atteggiamento è fondamentale perché la prima può perdere con l’ultima. Ci vuole massimo rispetto per il Verona, ma i playoff sono alla portata della Salernitana. Per arrivarci occorre continuità non solo in casa, ma anche in trasferta”.

Poi una battuta a chi ha ironizzato sulle sue condizioni tramite i social: “L’ironia dopo la prima foto ufficiale? Sotto la maglietta avevo una casacca con il GPS utile a valutare una serie di cose, se avessi avuto la pancia potevo anche smettere. Se a 37 anni gioco ancora in B vuol dire che sono un professionista. Devo dire che Salerno mi emoziona: ho voluto questa maglia a tutti i costi, mi sono riavvicinato alla mia famiglia e questa piazza è importantissima. Dopo sei mesi mi sentivo come un ragazzino all’esordio, questo è importante per me e per il mio futuro. Voglio fare grandi cose con la Salernitana, sto lavorando per essere al 100% e vedrete che mi divertirò”.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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