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A Cagliari un punto di morale all’ultimo respiro

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Una Salernitana ampiamente incerottata strappa un buon punto a Cagliari, contro una diretta concorrente per la salvezza.

Cagliari-Salernitana è un… brodino caldo

Sotto la pioggia battente caduta sull’Unipol Domus, un guizzo di Bonazzoli allo scadere consente di evitare ai granata la sconfitta numero 11 in campionato. Il pareggio serve a smuovere la classifica, seppur di poco, ed a tenere i rossoblù agganciati a pari merito. Prestazione gagliarda della squadra che, pur con tutti i limiti e le assenze, hanno creduto nel poter riequilibrare la gara dopo essere andati sotto per l’ennesima volta.

Granata avvolti dalla paura e dalle poche soluzioni tecnico-tattiche a causa delle note mancanze strutturali in organico e degli infortuni, tutti di un certo peso. Il forfait di Ribery costringe Colantuono a cambiare l’assetto in uno scolastico 4-4-2 a linee strette, che bada quasi esclusivamente a contenere l’avversario ed a non prenderle. Il trainer nella ripresa, complice anche l’uscita di Gondo per l’ennesimo problema muscolare, varia per ben due volte il canovaccio tattico passando dalla difesa a tre a nuovamente quella a quattro elementi. La Salernitana continua a non avere una sua identità tattica ma piuttosto pensa ad inseguire l’assetto degli avversari per limitarne la verve in fase offensiva.

Nell’ultimo quarto d’ora di match gli ospiti finalmente si sbloccano mentalmente e diventano più propositivi, complice anche l’improvviso atteggiamento rinunciatario dei sardi. Lo spiraglio centrato da Bonazzoli è una doccia gelata per i padroni di casa e fa scoppiare di gioia il settore dei tifosi granata, eroicamente giunti sui gradoni in una trasferta logisticamente proibitiva.

Prossimi impegni

Il pareggio fa soprattutto morale per come è arrivato e per l’avversario implicato nella lotta salvezza. I granata potranno ora affrontare i prossimi impegni con un pizzico di serenità in più. La Salernitana è attesa da un ciclo terribile: nelle prossime quattro giornate sarà impegnata contro Juve (turno casalingo infrasettimanale), Milan e Fiorentina in trasferta ed Inter allo stadio “Arechi”.

Ornai è palese che la qualità a disposizione è complessivamente bassa per la Serie A, è lampante osservare come sia stato fatto uno scempio nella costruzione della rosa, nonostante le valutazioni lusinghiere di una parte di stampa poco attenta, competente e forse non completamente libera da certi giudizi.

Una rosa fuori posto?

I responsabili di chi ha dipinto un tale quadro artistico e costruito i numeri raccontati dalla classifica sono ben noti, hanno nomi e cognomi. Per tale ragione è ingiusto criticare la squadra, che non ha mai lesinato impegno ed attaccamento alla causa della Bersagliera. Lo spirito di squadra e la generosità del gruppo sono i due pilastri su cui poggiare per le prossime sfide e da cui ripartire con decisione e chiarezza nel mercato di riparazione. O, forse, sarebbe opportuno chiamarlo calciomercato di rifondazione?

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