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Brescia-Salernitana, Strada: “Salerno la piazza più calda in cui ho giocato”

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In vista di Brescia-Salernitana, il doppio ex Pietro Strada ci dice la sua sul momento delle due squadre, i ricordi legati all’esperienza in granata e le partite a porte chiuse.

Strada: “Salernitana piazza più calda in cui ho giocato”

Pietro Strada è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Nella sua carriera Strada ha militato in squadre prestigiose come: Bologna, Parma, Genoa e Sampdoria, oltre che Salernitana e Brescia. In Serie A ha collezionato 43 presenze e 4 reti, mentre in Serie B 132 presenze e 21 gol. Con la maglia granata è protagonista della promozione nel campionato cadetto. A Parma, sotto la guida di Carlo Ancelotti, che lo aveva allenato l’anno prima nella scalata alla massima serie della Reggiana, vive l’apice della sua carriera giocando anche in Champions League. Con le prestazioni di quell’anno otterrà una convocazione in Nazionale dal CT Cesare Maldini per un’amichevole in preparazione ai Mondiali. Al tramonto della sua carriera gioca una stagione in Serie B con la maglia biancazzurra della sua città, Brescia.


La Salernitana è prima in classifica, mentre il Brescia sta attraversando un momento critico con il cambio dell’ allenatore. Quali sono le sue considerazioni sulle due squadre?

«Il Brescia sta vivendo una situazione critica con il cambio di allenatore. È una situazione particolare. La Salernitana, invece, è molto lanciata. Immagino l’entusiasmo che c’è a Salerno per le prospettive del campionato che potrebbe portare alla risalita in Serie A dopo tanti anni. La Serie B regala sogni, ma a volte li toglie anche. La storia è piena di squadre che hanno fatto grandi inizi di campionato e poi si sono perse; e viceversa. Questo campionato è molto atipico sia per la lunghezza che per il valore delle squadre. Spero che la Salernitana possa ambire a tornare in quel campionato che le compete, per quella che è la città, i tifosi e la passione».

Quanto influisce il fattore porte chiuse sulle gare di Serie B?

«Di sicuro è un campionato molto anomalo. Il giocare senza tifosi può favorire alcuni giocatori, soprattutto giovani. Alcuni possono soffrire di giocare con il pubblico, che è un severo giudice, porta una pressione maggiore. Ora giocare fuori casa dà meno problematiche di tensione, sicuramente».

Secondo lei, che ha giocato nelle piazze più importanti di Italia ed Europa, ci sono realtà della Serie B che meritano la massima serie?

«Salerno è la piazza più calda dove ho giocato dal punto di vista della tifoseria, anche se ho giocato in altre città molto affiatate come Genova. L’ambiente nelle partite di play-off a Salerno era impressionante, conservo foto e ricordi di coreografie, momenti indelebili. Quando le altre squadre venivano a giocare era una bolgia. In Serie A ci sono realtà che non hanno però niente a che fare, a livello di tifoseria, con la Salernitana». 

Salernitana Pietro Strada
ph: web

Ha ottenuto una promozione in Serie A con la Reggiana, ci sono parallelismi con questa Salernitana?

«Nell’anno in cui ho ottenuto la promozione con la Reggiana partimmo malissimo. Addirittura Ancelotti rischiava la panchina dopo le prime sette giornate. La squadra era appena retrocessa ed avevano costruito il nuovo stadio. C’erano tanti fattori che influivano sulla squadra, si aspettavano tutti che risalisse in Serie A. Alla fine la promozione arrivò, terzi e con una giornata d’anticipo. Invece la Salernitana sta partendo sulle ali dell’entusiasmo e spero che possa coronare un sogno».

Qual è la sua opinione su Castori e sul nuovo allenatore del Brescia, Dionigi?

«Su Castori non esprimo pareri per vicissitudini passate. Dionigi è il quarto allenatore, anche se Gastaldello è stato solo provvisorio ed era già nello staff. La situazione è complessa dato che ci sono stati cambi anche all’interno della società. Non è facile gestire il malcontento di calciatore che sarebbero voluti restare in Serie A e ne avevano la possibilità. Inoltre ci sono indisponibili come Donnarumma che ha portato il Brescia alla massima serie insieme a Torregrossa».

Qual è il suo pronostico per la gara?

«Sono sempre combattuto quando c’è questa gara dato che sono nato e cresciuto a Brescia, oltre che averci lavorato sia come calciatore che come responsabile del settore giovanile. A Salerno ho vissuto una delle tappe più importanti della mia carriera, è stata la città in cui sono stato più tempo ed è sempre nel mio cuore. Per me è stato un trampolino di lancio verso il grande calcio. Spero in un pareggio, così che non si faccia male nessuno».


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Gennaro Caso
Gennaro Caso
Studente universitario di economia, classe 2000 e nativo di Nocera Inferiore, approccia al mondo del giornalismo nell'estate del 2020, con Salerno Sport 24. Da sempre segue con attenzione e imparzialità il mondo del calcio internazionale e regionale. Nell'adolescenza si avvicina al futsal, ma soprattutto al tennis. La passione per i numeri e le statistiche a sottolineare che lo sport e la matematica possono andare a braccetto!

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