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Bologna-Salernitana: le pagelle dei granata

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Si è appena conclusa BolognaSalernitana, match valido per la quarta giornata del campionato di Serie A. Al “Dall’Ara”, la Salernitana non riesce ad andare oltre l’1-1 in rimonta contro i rossoblù, proseguendo il feeling non esattamente ottimale con l’impianto bolognese. Terzo risultato utile consecutivo per i granata, i quali salgono a 5 punti in classifica, e Bologna che resta ancora a secco di vittorie con 2 soli punti. Di seguito, la panoramica della partita e le pagelle dei granata.

Bologna-Salernitana: un tempo per parte e pari giusto

La partita del “Dall’Ara” ha regalato un primo tempo molto equilibrato, anche se i granata sono stati più propositivi rispetto ai padroni di casa. Skorupski viene chiamato in causa tre volte: in due, è attento sui tentativi improvvisi dalla distanza di Bonazzoli; si è disteso bene, invece, sul colpo di testa di Dia. Per quanto riguarda il Bologna, invece, è stato Sansone il pericolo numero uno per la retroguardia granata. Tutte le palle gol dei rossoblù sono passate tra i suoi piedi, costringendo Sepe agli straordinari in un paio di occasioni, tra cui una nata da un retropassaggio sciagurato di Dia. Sul diagonale ispirato dal lancio di Dominguez, invece, l’italo-tedesco ha angolato troppo la conclusione.

Andati all’intervallo sullo 0-0, Mihajlovic cambia subito tre giocatori (De Silvestri, Lykogiannis e Soriano per Kasius, Cambiaso e Vignato). Proprio i cambi del mister scuotono il Bologna, il quale va vicino al gol in due occasioni in avvio di ripresa con De Silvestri e Soriano, mancando il bersaglio per pochi centimetri. Le prove per il gol finiranno al 51′: Gyömbér stende in area Sansone sul buco lasciato da Bronn e Arnautovic trasforma il rigore che sblocca la partita. Dopo lo svantaggio, Nicola si gioca le carte Candreva, Botheim e Valencia per Bradaric, Bonazzoli e Bronn, aumentando maggiormente la pressione sulla difesa rossoblù. Pressione che si tramuta in gol all’87′, con il tap-in vincente di Dia sul tiro di Candreva respinto difettosamente da Skorupski che vale l’1-1 finale.

Pari tutto sommato giusto, anche se nella ripresa la Salernitana non ha brillato. L’unico rimpianto per il Bologna è stato non aver chiuso la gara quando ne ha avuto l’occasione (vedi Arnautovic e Orsolini sull’1-0).


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Le pagelle della Salernitana: Candreva e Dia decisivi, male Bradaric e Vilhena.

Sepe – Subito si fa notare con un’uscita elegante con i piedi ad anticipare Sansone. Miracoloso nel finale di tempo su Sansone in uscita dopo l’abbaglio di Dia. Sul rigore, viene spiazzato abilmente da Arnautovic, ma è decisivo a tenere a galla i suoi sull’occasione di Orsolini nel finale. 7.

Bronn – Primo tempo sicuro e deciso, con poche sbavature in fase di copertura e marcatura. Nella ripresa, lascia un buco enorme sul lancio di Lucumì che Sansone sfrutta per procurarsi il rigore. 5,5. Dal 76′ Valencia – Entra per partecipare al forcing finale. s.v.

Gyömbér – Quando ha il pallone tra i piedi è impacciato, impreciso e frettoloso. In copertura ci mette ogni tanto una pezza, tranne che in occasione del rigore, con la pezza su Sansone risultata peggiore del buco lasciato da Bronn. 5,5.

Fazio – Soffre molto la velocità e la rapidità di Sansone, ma sul gioco aereo l’ultima parola è sempre stata la sua. Nella ripresa, alterna incredibili svarioni a grandi letture difensive, mettendo in grande difficoltà Gyömbér in alcune circostanze, ma alla fine riesce a strappare la sufficienza di mestiere. 6.

Mazzocchi – Tornato alle origini nel ruolo di quinto di destra, scende come un treno e mette dentro palloni interessanti, anche se soffre le scorribande offensive di Cambiaso. Con l’ingresso di Candreva, viene dirottato sulla sinistra e mette subito in difficoltà De Silvestri. Prova sufficiente come al solito. 6,5.

Bradaric – È il giocatore più in difficoltà nelle fila granata. Scende poco perché ben tamponato da Kasius e con il pallone tra i piedi pare insicuro. Nella ripresa soffre anche le scorribande di De Silvestri e, a svantaggio maturato, Nicola decide di sostituirlo. 5. Dal 54′ Candreva – Entra per dare una scossa ai suoi e l’effetto si fa già sentire con un gioco più propositivo e verticale. Tanti i cross sfornati, ma ispira il gol del pari di Dia con il tiro respinto male da Skorupski. 7.

Coulibaly – Nel primo tempo è il solito instancabile motorino di centrocampo: corre, rincorre, chiude, rifinisce e crossa. Si permette anche il lusso di fare alcune giocate di fino come il tunnel su Cambiaso e lo scavetto a liberare al colpo di testa Dia. Nella ripresa, cala in maniera vistosa, pur rimanendo in partita. 6,5.

Maggiore – Lavoro oscuro in mezzo al campo quello dell’ex Spezia. Molto attivo in fase di non possesso e di interdizione, un po’ più timido quando si tratta di giocare con il pallone tra i piedi. Nella ripresa prova a farsi vedere di più, ma soffre il calo dei suoi compagni. 5,5.

Vilhena – Nel primo tempo si fa notare solo per un intervento pericoloso a centrocampo in cui ha rischiato un giallo prematuro. Nella ripresa, invece, si palesa con un tiro dal limite finito in curva e prendendo un’ammonizione totalmente gratuita. Ha visto giornate migliori. 5.

Bonazzoli – È sempre quello che ci prova di più ad andare a segno, sia in area che dalla distanza. Migliora l’intesa con Dia. Nella ripresa, scompare completamente dal campo e Nicola è costretto a cambiarlo. 6. Dal 63′ Botheim – Entra per aggiungere peso all’attacco, ma raramente si rende utile in fase conclusiva. Prova generosa, ma nulla più. 6.

Dia – Molto attivo in zona d’attacco, dove dialoga molto e bene con i compagni, soprattutto con Bonazzoli. Un retropassaggio sciagurato stava aprendo a Sansone le porte per il gol, negato da un prodigio di Sepe. Nella ripresa cerca di metterci più forza e sostanza, costringendo all’ammonizione sia Medel che De Silvestri. Il gol del pari è da vero opportunista dell’area di rigore. Più delizia che croce. 7.

Nicola – Dà fiducia a Bradaric dall’inizio, ma il croato non ha ricambiato. Nella ripresa, arrivato lo svantaggio, si gioca il tutto per tutto mettendo Candreva, Botheim e Valencia, creando pressione e densità nell’area rossoblù. Alla fine, Candreva e Dia gli daranno ragione e riesce ad uscirsene con un punticino prezioso. 6,5.

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