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Il basket di Salerno ha bisogno di strutture adeguate: la storia del PalaSilvestri e poco altro

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Il basket di Salerno ha bisogno di strutture adeguate. Alle aspettative, alla passione, ai numeri di questo Sport. Necessita di impianti all’altezza delle società che ospita. Società fatte di valori, di uomini, di competenza. Il PalaSilvestri e poco altro. La palestra “Matteo Senatore” come appoggio per giovanili ed allenamenti. Poi il nulla. Poi l’umiliazione. Quindi la necessità, quella di peregrinare. Il basket a Salerno cresce a dismisura. Di passione e di categorie. Urge la stessa crescita strutturale e logistica. Il PalaSilvestri e la palestra di via Paolo de Granita non possono più bastare.

Il basket a Salerno, la “Matteo Senatore” e il PalaSilvestri

Il PalaSilvestri come cuore pulsante del basket cittadino. Seicento posti di capienza, l’impianto di Matierno è l’unico a poter ospitare gare ufficiali. Dalla Virtus Arechi alla Pallacanestro Salerno. Dai ragazzi della Hyppo Basket alle ragazze del Todis ’92. Tutti ad alternarsi. Tutti a fare del palazzetto la propria casa. Con problemi enormi, logistici e strutturali. A volte addirittura è mancata l’acqua calda. Altre, invece, è stata la copertura il problema.

Una salernitana in provincia, la scelta della Virtus

Addirittura la Virtus Arechi rischiò di rinunciare al campionato di A2. Mancava l’omologazione. Poi si è trasferita quest’anno a Capriglia. Ecco, quindi, la palestra “Matteo Senatore” a fare da supporto. Ad essere utilizzata come seconda casa. La struttura sorge sotto le gradinate della Curva Nuova dello stadio “Vestuti”. Dedicata storicamente alla pallavolo, fortino dell’Indomita Salerno. E pure spesso prestata al basket. Ai suoi ragazzi, dunque, alla sua gente. Quella che reclama strutture, dignità, futuro.

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