Bari: il punto della situazione. Favorito Lotito?
La pronuncia del sindaco Decaro è ormai dietro l’angolo. Su chi cadrà la scelta del primo cittadino? A quale delle società costituite sinora sarà dato l’onore e l’onere di rifondare il Bari calcio? Le ipotesi si spintonano da giorni, con lo scenario generale che resta abbastanza confuso. Nessuno pare davvero favorito nella corsa al titolo sportivo. Una corsa all’ultima curva, che potrebbe presto arricchirsi di nuovi protagonisti. C’è infatti tempo sino a domani mezzogiorno per manifestare il proprio interesse al primo cittadino.
SS Dilettantistica Bari. E’ stata la prima, in ordine di ufficialità, a svelarsi. Nell’organigramma societario sono presenti otto imprenditori locali, rappresentati e garantiti da Gianvito Giannelli, Marcello Danisi e Gianni Di Cagno, figure di spessore da sempre rispettate negli ambienti baresi. Farsi trovare pronti in caso di chiamata alle armi ma ben felici di lasciare il passo a cordate migliori della loro: questa in sintesi la missione della neonata società, che lascia ben intendere di non avere grandissime velleità sportive (ed economiche), facendo capire al contempo di essere comunque in grado di dare un presente ed un immediato futuro al calcio barese. Decaro guarda con simpatia a questo sodalizio, che non sembra però godere della necessaria fiducia dei tifosi, che sperano in una proprietà possibilmente più ricca.
A distanza di poche ore dalla costituzione della SS Dilettantistica Bari, è arrivata quella dell’As Bari 1908, facente capo agli avvocati Fulvio Monachesi ed Emiliano Nitti, due intermediari pronti a piazzare il colpo forti di un fantomatico progetto milionario che abbraccerebbe in un colpo solo il calcio con altri affari. Il tutto, supportato da chissà quali partner. Tutto bello, ma no grazie. Cuneo (società calcistica nella quale gli stessi soggetti sono attualmente coinvolti) insegna: meglio una povera concretezza che un fragile e pericolosissimo paradiso.
Mentre ancora si batteva l’ufficialità della società su descritta, n’è spuntata una terza:l’Asd Bari 1908 con a capo Nicola Canonico, ormai prossimo a lasciare il Bisceglie. L’imprenditore barese, pur consapevole di godere di poca simpatia negli ambienti biancorossi, ha deciso di provarci comunque, formando un pool di lavoro niente male con gli ex Totò Lopez, Sandro Tovalieri e Pietro Maiellaro, che hanno accettato di metterci cuore e faccia nonostante lo scetticismo creatosi intorno allo stesso Canonico dopo la proposta (inopportuna) di trasferire il titolo sportivo del suo Bisceglie a Bari. Nonostante l’impegno e i buoni intenti, l’Asd Bari non pare essere oggi assai gradita a chi sta per scegliere le sorti del calcio barese. Al di la dei malumori e delle criticità, però, questa pare essere una società in grado di affrontare l’ardua risalita verso piani leggermente più confortevoli della prossima serie D, categoria che lo stesso Canonico ha saputo superare, vincendo il campionato solo due anni fa.
Ritorno alla carica. Di lui si erano perse un po le tracce dopo l’incontro saltato settimana scorsa con il sindaco Decaro. Stiamo parlando di Luigi Blasi, imprenditore di Manduria ed ex patron del Taranto, che si è invece rimesso in carreggiata per rilevare il titolo sportivo atto a ridare vita al Bari calcio. Il più noto imprenditore del Sud Italia nel settore dei macchinari agricoli ha infatti dato vita all’ASD Bari Calcio, promettendo serietà, disponibilità e ambizioni.
I defilati. Il duo Napoli-Radrizzani si è tirato indietro. Nonostante il forte interesse iniziale, l’attuale patron del Leeds ha di fatto lasciato cadere la sua candidatura, costringendo il barese Napoli ad alzare bandiera bianca.
Il colpo ad effetto. In questo marasma di concorrenti (e presunti tali), sta cercando di farsi largo anche anche Claudio Lotito, che ha fatto arrivare concretamente il suo interesse a chi di dovere. Il gioco potrebbe essere quello di fare della squadra biancorossa quello che oggi rappresenta la Salernitana, considerata come società satellite della Lazio. Detta così suona male. Andrebbero però valutati tutti i possibili risvolti di un’operazione del genere. Non bisogna trascurare il fatto che l’imprenditore romano riuscirebbe in poche ore a mettere in piedi un piano milionario da cui ripartire, costruendo in poco tempo una squadra che altri difficilmente riuscirebbero a costruire. Squadra ben strutturata a livello tecnico e dirigenziale. Da non sottovalutare nemmeno il potere politico di cui gode lo stesso Lotito ai vertici del calcio italiano, di cui è ormai diventato esponente influente e di spicco. Quella dell’attuale presidente della Lazio pare ad oggi la prospettiva più lungimirante. La migliore tra quelle sin qui paventate al primo cittadino.
Facendo sintesi, ne viene fuori un quadro ancora incerto. Entro giovedì il sindaco Decaro dovrà emettere la sua sentenza. La speranza è quella che la scelta possa ricadere su chi oggi possa davvero ridare luce al calcio barese, facendo leva su comprovate competenze, esperienze e capacità economiche, tasselli imprescindibili per ricostruire un qualcosa che ancora non c’è. E siamo quasi a ferragosto…
Fonte tuttobari.com