La gara di venerdì tra Ascoli e Salernitana sarà senz’altro teatro di tanti duelli individuali in ogni settore del campo. Uno di questi sarà la sfida a distanza tra Milan Djuric e Nikola Ninkovic, entrambi attaccanti di origine balcanica.
Ascoli-Salernitana: ritorno in campo dal 1′ per Milan Djuric
Dopo il turno di riposo, a causa degli impegni ravvicinati, Milan Djuric è pronto a riprendersi la maglia da titolare nella sfida del “Del Duca” di venerdì prossimo. In questa stagione, il gigante bosniaco si è letteralmente “preso” la Salernitana a suon di gol e prestazioni da incorniciare. Il centravanti granata sta vivendo la migliore stagione della sua carriera. Da uomo squadra, da trascinatore, da uno che vuole segnare il tempo, suo e della squadra. Un uomo, prima che un calciatore, di valore assoluto. Uno dei pochi che sanno farsi apprezzare dentro e fuori dal campo. L’unico, alcuni mesi or sono, a fare mea culpa per l’oscena passata stagione e, come se non bastasse, per le scialbe prestazioni individuali della scorsa prima metà di campionato.
Quest’anno, per la prima volta in carriera, sono 10 i gol in campionato realizzati fino a questo momento. Numeri, se vogliamo, non da bomber di razza, ma che troppo spesso portano a trascurare l’evidente funzionalità e l’impegno profuso in campo. Corre, lotta, fa salire la squadra, smista: insomma, un vero e proprio play maker offensivo, su cui si appoggia letteralmente tutta la squadra. Milan Djuric, a dispetto di ciò che si paventava ad inizio stagione, è uno degli uomini chiave della Salernitana targata Gian Piero Ventura. Ora, dopo il preventivabile appannamento fisico dovuto allo stop forzato, è pronto a riprendere la Salernitana per mano… per trascinarla ai play-off.
Nikola Ninkovic, genio e sregolatezza
Genio e sregolatezza sono le caratteristiche che meglio descrivono alcuni grandi campioni. Caratteristiche che si addicono anche a Nikola Ninkovic, attaccante in forza all’Ascoli. L’ex Empoli ha mostrato di possedere doti fuori dal comune per la Serie B, ma il suo carattere, decisamente troppo impulsivo, lo ha penalizzato in diverse circostanze durante l’arco della stagione e, in senso più ampio, della carriera. Ancora ben impresso nella mente dei tifosi ascolani, ad esempio, il siparietto tra lui e Da Cruz nella gara tra Ascoli e Venezia in occasione di un rigore, poi calciato e segnato dall’ex Parma, che scatenò la furia del fantasista serbo, uscito deliberatamente dal terreno di gioco. Un gesto che, alla fine, gli costò il temporaneo allontanamento dalla squadra, nonché una cessione molto vicina non concretizzatasi per motivi economici.
Dunque, le qualità tecniche, atletiche e balistiche del classe ’94, per tali motivi, emergono a tratti. Al contempo, agli occhi dei più attenti, è sempre stato chiaro come ci si trovasse dinanzi ad un calciatore incapace di sfruttare al meglio le proprie potenzialità. In ogni caso, il 25enne fantasista ex Genoa è il terzo miglior assistman della categoria con ben 8 passaggi vincenti. L’ultimo confezionato proprio nella gara di Cosenza con un un delizioso tocco sotto in verticale, con cui ha servito a Gianluca Scamacca il pallone della vittoria. Una vittoria che all’Ascoli mancava dallo scorso 1° Febbraio. Un fantasista, dunque, da tenere sotto stretta osservazione, e che potrebbe creare non pochi grattacapi alla già rimaneggiata, ed acciaccata, retroguardia granata.