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Verso Salernitana-Venezia, intervista ad Arturo Di Napoli

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La nostra redazione, in vista di Salernitana-Venezia, valida per il recupero della 20° giornata di Serie A 2021-2022, ha avuto il piacere di intervistare Arturo Di Napoli. L’ex attaccante dei granata, infatti, ha vestito dal 2000 al 2002 e nel 2010 anche la maglia arancioneroverde.

Il doppio ex di Salernitana e Venezia

Arturo Di Napoli è tra i calciatori più amati dalla tifoseria salernitana. L’ex attaccante, da poco 48enne, non ha mai negato l’affetto verso la città di Salerno. Parole importanti quelle di Di Napoli che ha analizzato con professionalità la situazione della Salernitana e del Venezia. Infatti, nel suo passato, ha anche una parentesi importante con gli arancioneroverdi, che, così come quella granata, ha contribuito a formarlo come uomo e calciatore professionista.

La carriera di Arturo Di Napoli

La carriera da calciatore di Di Napoli inizia a Milano, sponda neroazzurra. Nella sua professione, vestirà ben undici maglie. Dopo l’esperienza con l’Inter passerà all’Acireale. Successivamente vestirà le casacche di Gualdo, Napoli, Vicenza, Empoli, Piacenza, Venezia, Palermo, Messina, Salernitana ed infine Caronnese. Non mancheranno ritorni di fuoco nel corso della sua carriera. Resta di fatto che grazie alla grinta e determinazione è riuscito ad entrare nel cuore di numerosi tifosi della Salernitana.

Come vivrà personalmente la sfida tra Salernitana e Venezia?

«Sarà una sfida assolutamente entusiasmante in cui entrambe si giocano la stagione, soprattutto la Salernitana. Rappresenta uno scontro salvezza molto importante

Quanto può incidere la stanchezza per un calciatore che gioca tre partite in sei giorni?

«Queste partite di fine di stagione, implicano un notevole dispendio di energie psico-fisico. La Salernitana deve essere brava a recuperare tutte le forze. Non è facile, considerando le energie spese con l’Atalanta, tuttavia l’adrenalina del pubblico dello stadio “Arechi” può essere determinante

Il Venezia ha da poco cambiato allenatore. Quanto incide un cambiamento del genere su una squadra?

«A livello tecnico-tattico credo poco, tuttavia, il cambio di allenatore, rappresenta da sempre una scintilla per il calciatore perché la responsabilità diventa maggiore. Allo stesso modo, ciò non vuol dire che si ottiene il risultato, perché quando cadi in un trend negativo non è solo colpa dell’allenatore e certi meccanismi si inceppano.»

Che gara crede che sarà quella di giovedì sera?

«Dipenderà molto dal se si sbloccherà subito, anche se credo che le due squadre cercheranno di studiarsi. Sarà un match che decide la stagione e la palla peserà tantissimo. La Salernitana viene da un’importante stato fisico-mentale, mentre il Venezia nell’ultimo periodo ha incontrato delle difficoltà. Ciò non toglie che i  granata dovranno stare attenti perché, se sbagli l’approccio, vanifichi quanto di buono fatto fin ora.»


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Paolo Panebianco
Paolo Panebianco
Appassionato di storia, scrittura e Salernitana. Credo nello sport come motivo di integrazione e di crescita dell'individuo. Sempre credere nei propri sogni.

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