Antonella D’Angelo è una delle calcettiste che negli ultimi anni ha legato il suo nome a quello della Salernitana. La laterale, classe 1992, ha militato per tre stagioni in granata, in Serie A2, diventando una dei perni del quintetto caro al presidente Domenico Pizzicara. La calcettista sannita, con trascorsi anche con la Woman Napoli, è passata poi alle casertane dello Spartak in Serie C. La D’Angelo, originaria di Sant’Agata de’ Goti, è diventata il capitano delle rossonere, guidate dal tecnico Lanteri, con le quali disputerà il prossimo torneo di Serie A2. Abbiamo raggiunta l’estrosa calciatrice per una breve intervista.
Come è nata la passione verso il mondo del calcio per Antonella D’Angelo?
“Il mio amore verso questo sport è nato all’ età di 7 anni. In casa mio padre ha indicizzato le sue passioni a me e mio fratello, a me è toccato il calcio. Cosi ho iniziato correre dietro ad un pallone e a muovere i miei primi passi nel mondo del futsal“.
In una delle prime stagioni importanti della tua carriera hai centrato il salto in A con la Woman Napoli. Eravate una vera corazzata giusto?
“Si, di Napoli ho ricordi felici ed importanti dal punto di vista di esperienza e crescita personale. La squadra era pazzesca, abbiamo conseguito più record quella stagione. Ció che riusciva a prevalere era il senso comune di gioco di squadra, attraverso il quale poi abbiamo definito il primo posto nel girone. È stata la mia prima occasione di partecipare competizioni di alto livello“.
Poi il tuo passaggio a Salerno dove sei rimasta per tre anni? Che ambiente hai trovato e che ricordi hai di quella stagione?
“Inutile dire che di Salerno ho bellissimi ricordi, visto che sono rimasta li per tre anni. Ho tanti di quei frammenti, di quelle stagioni, che non riuscirei a riassumerle in pochissime righe. Riesco con certezza ad affermare che a Salerno ho dato tutto quello che potevo, senza riserva, come chi gioca per la squadra della propria città e indossa con rispetto una maglia da onorare ogni domenica. Lasciarla non è stata facile, lì ho lasciato un pezzo di cuore“.
Lo scorso anno Antonella D’Angelo passa allo Spartak. Avete fatto bene in Serie C, soddisfatte dalla stagione?
“Come direbbe mister Max siamo soddisfatti a metà, ci è rimasto un po’ l’amaro in bocca. Il campionato si è concluso a febbraio, nel momento in cui stavamo raccogliendo i migliori risultati. Sono certa che avremmo potuto aspirare a raggiungere altri e più importanti obiettivi, cosa che non ci riserviamo di fare quest’anno”.
Nel prossimo anno tornerete in Serie A2. Siete pronte per la nuova categoria, che insidie può nascondere il raggruppamento C?
“Il girone in cui siamo capitati è un gruppo che storicamente ha sempre dato del filo da torcere alle squadre campane. Grossomodo la Serie A2 è una competizione con uno standard di qualità alto, non esiste un girone più o meno facile. Tutte le squadre che partecipano sono da temere ed affrontare con la giusta grinta e determinazione, ed è quello che faremo. Ci stiamo preparando a dovere, per essere pronti e in linea con il livello e le aspettative della società. Daremo il massimo“.
Per te anche un’esperienza nel calcio ad 11. Ti sei trovata subito a tuo agio anche sul manto erboso?
“Si ho avuto dei trascorsi anche nel calcio ad 11, realtà come come quella del futsal merita di crescere. Sono nata come giocatrice di calcio a 5 e quindi, dopo una breve parentesi sul manto erboso, sono tornata prontamente sul parquet”.