Oggi ricorre il 27esimo anniversario della tragica morte di Agostino Di Bartolomei, il capitano della Salernitana durante la storica promozione in Serie B del 1990.
27 anni senza Agostino Di Bartolomei
Sono passati 27 anni da quella mattina di San Marco di Castellabate. Quel giorno l’ex calciatore si sparò al petto con la sua pistola, una Smith & Wesson calibro 38. Una tragedia che sconvolse tutto il mondo del calcio e la comunità salernitana. Proprio dieci anni dopo la finale di Coppa dei Campioni persa dalla sua Roma in casa contro il Liverpool.
I motivi del tragico gesto non vennero mai a galla almeno fino a quando non fu ritrovato un biglietto contenente sei, drammatiche parole: “Mi sento chiuso in un buco”.
Di Bartolomei si sentì abbandonato dal mondo del calcio, forse complice anche quel carattere schivo e umile che lo aveva portato a “uscire dal sistema” una volta appese le scarpe al chiodo. Si parlò anche di problemi finanziari a causa di investimenti andati male.
In suo nome, nel suo ricordo
- Nel 2007 il cantautore Antonello Venditti gli ha dedicato la canzone “Tradimento e perdono” mentre a Salerno il suo ricordo è rimasto indelebile negli anni.
- Nel 2001 il regista Paolo Sorrentino vede nella figura del DiBa il ‘disegno’ perfetto per Antonio Pisapia, personaggio del film “Un uomo in più”.
- In campo letterario, nel 2010, la prima di due pubblicazioni: “L’ultima partita” di Giovanni Bianconi e Andrea Salerno, con lettera-prefazione di Luca Di Bartolomei.
- 2011, è Francesco Del Grosso, invece, a portare dietro una cinepresa la storia dell’ex calciatore con il documentario “11 metri”.
- Nel 2012 il suo nome è inserito nei primi undici calciatori della Hall of Fame della Roma. Sempre nel 2012, per iniziativa della stessa società, il Campo A del centro Sportivo Bernardini, a Trigoria, è intitolato all’ex capitano.
- La seconda pubblicazione letteraria è del 2012 è uscito “Il manuale del calcio”, raccolta di scritti originariamente riservata al figlio Luca, in cui il calciatore illustrava la sua personale visione del calcio. Testimonianza straordinaria e diretta, il passaggio del testimone, di padre in figlio.
- Nel 2014 la Salernitana indossa una maglia celebrativa nella gara interna con il Monza. Sul colletto c’è in oro la firma di Agostino Di Bartolomei, mentre la maglia ricalca il trend della maglia fine anni ’80 dei granata.