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Andrea Sottil parla alla vigilia della partita con la Salernitana

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Il tecnico dell’Udinese, Andrea Sottil, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita con i campani. L’allenatore dei friulani si è soffermato sui propri tifosi

Andrea Sottil in conferenza stampa

Anche il tecnico dei bianconeri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di domani tra Udinese e Salernitana. Il tecnico parte parlando della settimana appena vissuta: «Mi sono confrontato coi ragazzi sulle cose da migliorare e su come perfezionare ciò che hanno fatto bene a Milano. Sono contento di come la squadra ha affrontato questi giorni. Ci avviciniamo all’esordio casalingo con grande concentrazione e determinazione. C’è voglia di fare una grande prestazione e cercare di conquistare un risultato importante contro una squadra rocciosa, che gioca un calcio molto pratico»

Sulla partita contro il Milan: «C’è rammarico, ma anche consapevolezza che è stata fatta una buona prestazione. Non tutti vanno a Milano a fare due gol e creare occasioni importanti in area. Dalle sconfitte bisogna imparare e ripartire, non commettendo più determinati errori e migliorandosi. Per lavorare in settimana siamo partiti proprio dalla consapevolezza di quanto di buono la squadra ha fatto». Poi parla dei tifosi: «È sempre bello avere i propri tifosi a sostenerti, il calore del tifo bianconero lo conosco bene e la Dacia Arena si presta a sentirlo. Sono convinto che domani ci sarà tanta gente per sostenere i ragazzi e cominciare bene, tutti quanti, il percorso casalingo».


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Gli avversari e i giocatori

«La Salernitana è una squadra solida, che si muove in verticale e attacca con aggressività le seconde palle. Non so che scelte farà Nicola coi nuovi arrivati. Candreva ad esempio è già stato inserito nella prima partita. Noi li abbiamo analizzati e rispetteremo la Salernitana come abbiamo fatto col Milan, pensando però alla gara che dovremo fare noi. Dovremo attaccare e difendere come abbiamo provato: possediamo un motore incredibile e abbiamo lavorato sulla velocità nella distribuzione del pallone, nelle verticalizzazioni e nell’attacco dello spazio. Con questa squadra c’è da divertirsi, abbiamo giocatori in grado di alzare il ritmo»

Poi continua: «Abbiamo preparato questa partita nei minimi dettagli, poi c’è la componente della fame, o della cattiveria agonistica, perché l’inizio della settimana è stato all’insegna della consapevolezza di aver fatto una buona gara alla prima giornata, ma con la rabbia di non aver portato a casa neanche un punto. Domani sono convinto che la squadra entrerà in campo molto concentrata e determinata».

Sui propri giocatori: «Arslan sta bene, si è integrato nella settimana di allenamento ma deve riprendere il ritmo partita. È un giocatore di grande esperienza ed affidabilità. Quando recupero calciatori sono sempre contento, perché sono tutti indispensabili per l’obiettivo comune, ognuno con le proprie caratteristiche, il proprio vissuto e la sua esperienza nel proprio ruolo. Sono contento per lui e anche che Beto abbia messo un’altra settimana di lavoro intensa nelle gambe. È fuori da tanti mesi, e per un calciatore fisico come lui, con una stazza come la sua, è normale che ci metta un pochino per entrare in una condizione top. Ma è un ragazzo straordinario che lavora con grande intensità».

Sui giovani e il reparto offensivo: «Udogie è un giocatore importante per questa squadra, che ha determinate caratteristiche. Le sue accelerazioni e gli inserimenti sono ciò che voglio vedere nei quinti di centrocampo. Anche lui torna a disposizione.reparto offensivo, sono stato contento di come ci siamo mossi a Milano. Anche questo è stato un argomento di analisi coi ragazzi, che nella loro umiltà sanno riconoscersi, ma ci può stare che in una partita si sbagli una scelta. Dobbiamo essere più cinici, abbiamo creato molto a San Siro e siamo consapevoli di avere giocatori forti in attacco e centrocampisti bravi a inserirsi per andare al tiro. Sono sereno, so che i gol arriveranno perché li vedo tutti i giorni in allenamento e qui li avete visti gli altri anni. Ci sono cattiveria e concentrazione nell’andare a rete».

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