Notizia drammatica che scuote il mondo del calcio, Andrea Rinaldi, centrocampista 19enne del Legnano, ha perso la vita. Il giocatore, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, era da 3 giorni in coma a causa di un’aneurisma.
Andrea Rinaldi se ne va troppo presto
Lo scorso venerdì Andrea Rinaldi, centrocampista classe 2001, ha affrontato la partita più dura di tutta la sua carriera. Colto da un’aneurisma cerebrale, mentre era in casa ad allenarsi, il giovane giocatore del Legnano si è arreso dopo 3 giorni di lotta estenuante.
Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, con la quale ha vinto Scudetto e Supercoppa under-17 nel 2016, ha proseguito la sua carriera lontano dalla Dea. Imolese, Mezzolara e Legnano, in Serie D, sono state le squadre che hanno avuto il piacere di averlo in rosa dopo aver lasciato la primavera bergamasca.
In queste ore non sono mancate le lettere di cordoglio e le testimonianze di affetto nei confronti dei suoi cari. L’Atalanta, tramite le parole del presidente Percassi, ha voluto ricordare il giovane giocatore.
Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta, profondamente colpiti, partecipano commossi al dolore dei familiari e dell’A.C. Legnano per la scomparsa di Andrea Rinaldi.
Andrea ha vestito la maglia nerazzurra da quando aveva 13 anni fino alla Primavera, contribuendo con l’U17 nel 2016 alla conquista dello Scudetto e della Supercoppa, per poi proseguire la sua carriera nell’Imolese, nel Mezzolara e in questa stagione nel Legnano. Sempre disponibile e positivo, sapeva farsi ben volere da tutti.
Così come in campo eri sempre l’ultimo ad arrenderti, anche stavolta hai lottato con tutte le tue forze per non volare via troppo presto. Ma quel tuo sorriso gentile resterà sempre vivo nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerti.
Ciao Andrea…
In un periodo negativo a causa del Coronavirus, un’altra brutta notizia per il nostro Paese.