E’ andata così: Avellino-Salernitana
Non ci sono dubbi, la partita dell’andata ad Avellino è, in questo campionato, quella che si ricorda con più gioia. E’ stato un risultato storico, soprattutto per l’incredibile quarto d’ora finale.
Era una Salernitana, quella allenata da Bollini, che veniva da qualche pareggio di troppo; nonostante avesse perso solo a Carpi, era difficile immaginare una conferma in panchina per il tecnico di Poggio Rusco in caso di sconfitta al “Partenio”. Nel primo tempo la partita è tutto sommato equilibrata: l’Avellino prova ad attaccare, ma, tranne qualche spunto di Castaldo, non si rende particolarmente pericoloso; la Salernitana controlla la gara e con una punizione di Vitale si fa vedere dalle parti del portiere di casa. Nella ripresa la gara cambia volto. L’Avellino passa subito in vantaggio con un colpo di testa di Kresic, sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il raddoppio dei biancoverdi arriva circa un quarto d’ora dopo, con un tiro sporco dell’ex di turno Laverone. La Salerniatana, tuttavia, ha il merito di non disunirsi, e, dopo gli ingressi in campo di Ricci e Rosina, succede l’imprevedibile. Rodriguez accorcia su calcio d’angolo dell’ex Catania, spingendo la palla in rete in maniera anche rocambolesca. I granata ci credono e, dopo due occasioni importanti di Bocalon e Sprocati, trovano il pari proprio grazie ad un assolo del numero 28. Ma non è finita qui. Al 96′, in pieno recupero, l’apoteosi: Minala, su suggerimento sempre di Sprocati, trova la rete del 2-3, firmando un gol che resterà indelebile nella mente dei tifosi del cavalluccio.