L’almanacco dello Sport tra eventi, personaggi e successi. Ripercorriamo cosa accadeva, nel tempo, oggi. Un viaggio in rewind alla scoperta e riscoperta di tante curiosità. Il 9 maggio del 1984, la Cierre Handball Scafati diventa la prima società della nostra provincia a conquistare uno scudetto.
Almanacco dello Sport, Scafati campione d’Italia
L’almanacco del giorno di SalernoSport24 ricorda il primo titolo di una squadra della nostra provincia: il campionato italiano di pallamano maschile vinto dalla Cierre Scafati nel 1984.
Alla sua terza presenza in Serie A, la società del presidente Ferraiuolo si presenta con l’ambizione di migliorare il 4° posto ottenuto nella stagione 1982-83, ingaggiando tre giocatori di punta della Nazionale italiana: Ivano Cinagli, Claudio Culini e Giuseppe Langiano.
Inserita nel girone Sud, la Cierre si piazza seconda alle spalle di Conversano, ma avanza con decisione nei play-off, eliminando prima la Jomsa Bologna, poi la Handball Rovereto.
Nell’ultimo atto della stagione, dunque, la squadra allenata da Pietro Vukicevic sfiderà la fortissima Cividin Trieste, vincitrice di tre scudetti di fila.

Il primo atto della serie si gioca sabato 28 aprile al “PalaSport” di via Diaz: la Cierre parte forte grazie alle reti di Jurgens e dello jugoslavo Cizmic (9 segnature in totale).
In vantaggio per 11-7 dopo i primi 30′, Scafati conserva un ampio margine benché i triestini ricorrano a una difesa più aggressiva per contenere Cizmic. Le parate di Augello nel finale stroncano la rimonta della Cividin. Finisce 23-20.
Una settimana dopo (5 maggio), al “PalaChiarvola” di Trieste si gioca una gara-2 infuocata sia in campo, sia sugli spalti, dove le due tifoserie vengono ripetutamente a contatto. Dopo un ottimo inizio (0-3), la Cierre subisce la rimonta dei friulani, che ribaltano il punteggio grazie alle reti di Bozzola (8 centri a fine gara) e Scropetta.
L’ottima difesa schierata da Lo Duca blocca i cannonieri di Scafati, che cadono nella trappola del nervosismo: prima della fine, infatti, gli arbitri espellono il pivot Culini per scorrettezze. I nove gol di Cizmic non bastano a Scafati per evitare la “bella”: 24-13.
La serie torna così in Campania per l’atto conclusivo, disputato mercoledì 9 maggio 1984. Anche gara-3 si gioca in un clima tesissimo, tra intimidazioni denunciate dai triestini e momenti di tensione in campo. Il culmine si raggiunge nel secondo tempo, quando Culini viene colpito al volto da Schina: gli spettatori reagiscono inferociti e invadono addirittura il terreno di gioco.
Scafati trova subito la via del gol con Cizmic e Jurgens. Tuttavia, la Cividin serra i ranghi in difesa e riesce a limitare i danni con le reti di Pischianz: 9-7 all’intervallo. Vukicevic amplia le rotazioni, affidandosi all’esperienza di Langiano e Paroletti. Ai due giocatori laziali si unisce lo jugoslavo Mozic, che sigilla il tricolore con 5 centri. 26-18, Cierre campione d’Italia.