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L’almanacco (in rosa) del giorno: oggi, 26 maggio, il Giro in provincia di Salerno si fa in quattro

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Terzultimo appuntamento con l’almanacco del giorno dedicato alle tappe storiche del Giro d’Italia nel Salernitano. Quest’oggi vi raccontiamo le quattro tappe che si sono corse il 26 maggio.

Almanacco del giorno: quattro tappe in provincia

L’almanacco del giorno fa gli straordinari per raccontare le quattro tappe salernitane della corsa rosa datate 26 maggio.

Cominciamo dall’edizione 1972: il Giro d’Italia riparte da Montesano sulla Marcellana e, attraverso i tradizionali percorsi a cavallo tra gli Appennini, si spinge fino a Cosenza. Tappa tranquilla fino agli ultimi chilometri, quando si avvantaggiano in sei. Tra di essi, il belga Roger De Vlaeminck, che precede per distacco Enrico Paolini e lo svizzero Erich Spahn.

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Giovanni Mantovani, vincitore dell’undicesima tappa del Giro 1980 | ph: web

Otto anni più tardi, la corsa rosa affronta l’undicesima tappa, da Sorrento a Palinuro. Le salite dell’entroterra cilentano producono una magra selezione. Volata, dunque: sul traguardo costiero sfreccia (tra le polemiche dei battuti) Giovanni Mantovani, che precede lo svedese Tommy Prim e Giuseppe Saronni. Il giovane Roberto Visentini in maglia rosa.

26 maggio 1984: un’altra frazione tutta campana, da Agropoli a Cava de’ Tirreni. La decima tappa si decide sulla discesa del Valico di Chiunzi, dove si avvantaggiano in sette, a cui si accoderà prima della linea d’arrivo l’occhialuto francese Laurent Fignon.

Nella città metelliana c’è gloria per il danese Dag Erik Pedersen, che precede proprio Fignon e Giovanni Battaglin. Francesco Moser sempre in rosa.

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Mario Cipollini, 1° nella nona tappa del Giro 1996 | ph: web

Domenica 26 maggio 1996, infine, il Giro concede una chance ai velocisti puri. La PollaNapoli di 135 chilometri premia Mario Cipollini. Il toscano primeggia in via Caracciolo davanti a Fabrizio Guidi e Giovanni Lombardi. Davide Rebellin, vincitore il giorno prima sul Monte Sirino, resta al comando della classifica.

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per 105 Tv, Kosmos Tv e Italia2, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di ciclismo e atletica. Attualmente collabora con «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni», ventiblog.com e Salerno Sport 24. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni su riviste di storia contemporanea.
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Cominciamo dall’edizione 1972: il Giro d’Italia riparte da Montesano sulla Marcellana e, attraverso i tradizionali percorsi a cavallo tra gli Appennini, si spinge fino a Cosenza. Tappa tranquilla fino agli ultimi chilometri, quando si avvantaggiano in sei. Tra di essi, il belga Roger De Vlaeminck, che precede per distacco Enrico Paolini e lo svizzero Erich Spahn.

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Giovanni Mantovani, vincitore dell’undicesima tappa del Giro 1980 | ph: web

Otto anni più tardi, la corsa rosa affronta l’undicesima tappa, da Sorrento a Palinuro. Le salite dell’entroterra cilentano producono una magra selezione. Volata, dunque: sul traguardo costiero sfreccia (tra le polemiche dei battuti) Giovanni Mantovani, che precede lo svedese Tommy Prim e Giuseppe Saronni. Il giovane Roberto Visentini in maglia rosa.

26 maggio 1984: un’altra frazione tutta campana, da Agropoli a Cava de’ Tirreni. La decima tappa si decide sulla discesa del Valico di Chiunzi, dove si avvantaggiano in sette, a cui si accoderà prima della linea d’arrivo l’occhialuto francese Laurent Fignon.

Nella città metelliana c’è gloria per il danese Dag Erik Pedersen, che precede proprio Fignon e Giovanni Battaglin. Francesco Moser sempre in rosa.

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Mario Cipollini, 1° nella nona tappa del Giro 1996 | ph: web

Domenica 26 maggio 1996, infine, il Giro concede una chance ai velocisti puri. La PollaNapoli di 135 chilometri premia Mario Cipollini. Il toscano primeggia in via Caracciolo davanti a Fabrizio Guidi e Giovanni Lombardi. Davide Rebellin, vincitore il giorno prima sul Monte Sirino, resta al comando della classifica.

Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per 105 Tv, Kosmos Tv e Italia2, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di ciclismo e atletica. Attualmente collabora con «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni», ventiblog.com e Salerno Sport 24. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni su riviste di storia contemporanea.
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