Il piano sulla ripresa degli allenamenti scandito dalla Federmedici. Calciatori divisi in due gruppi, tampone ogni quattro giorni ai non “immunizzati”, esami del sangue e ripresa graduale.
Federmedici, il piano sulla ripresa degli allenamenti
Il passaggio indispensabile per poter riprendere gli allenamenti, potrebbe essere definito come nuova idoneità sportiva post COVID-19. Come riportato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, le “raccomandazioni”, diffuse ieri sera, sono rivolte a tutti gli sportivi professionisti dalla Federazione medico-sportiva e dal suo comitato scientifico. Da qui il lungo elenco di esami e di monitoraggi vincolanti prima di ricominciare ad allenarsi e a giocare. Il tutto, chiaramente specificato, soltanto «ove si ravvisi la possibilità di una ripresa».
Per ora, dunque, si tratta delle raccomandazioni base per giungere a una “nuova idoneità”. Nei prossimi giorni, invece, saranno diffuse altre indicazioni per la sicurezza di spogliatoi, locali comuni e servizi igienici negli impianti. Indicazioni che riguarderanno anche la gestione delle relazioni all’interno della squadra e nello staff.
Calciatori divisi in due gruppi e tampone ogni quattro giorni
Si comincerà col dividere in due gruppi i calciatori: da una parte i positivi accertati e guariti, ma anche quegli atleti che, a giudizio del responsabile sanitario, abbiano avuto sintomi riferibili al COVID-19. Dall’altra ci saranno i negativi, gli asintomatici nel periodo di emergenza (i non testati), ma anche coloro che sono stati a contatto con i positivi (compagni di squadra o familiari). Le disposizioni prevedono la necessità di un esame clinico effettuato dal responsabile sanitario e di sottoporsi al tampone (o test simile). Gli atleti RNA negativi si sottoporranno al test IgG/IgM (ricerca anticorpi). In base all’esito del controllo saranno considerati o immunizzati, o ancora soggetti all’infezione e quindi con la necessità di sottoporsi al tampone ogni 4 giorni. Questo, in sostanza, prevede la prima parte del protocollo.
Per quanto riguarda il primo gruppo, cioè i positivi o coloro che hanno presentato sintomi «riferibili» al Coronavirus, la lista dei controlli per i positivi comprende il test cardio polmonare, l’ecocardiogramma color doppler, l’holter per 24 ore inclusivo anche di una seduta di allenamento, la spirometria, gli esamiematochimici, la radiologia polmonare. Dopo tutto questo ci dovrà essere un nullaosta infettivologico per la ripresa. Il periodo individuale di graduale recupero sarà di 15 giorni. Per il secondo gruppo, oltre al tampone ogni 4 giorni, è previsto un test da sforzo massimale, l’ecocardiogramma, la spirometria e le analisi ematochimiche.
La massima tutela richiesta anche dalla Federcalcio
Nelle ultime ore anche la Federcalcio ha interpellato la sua commissione scientifica per definire un’indispensabile percorso di controlli prima dell’eventuale ripartenza. L’obiettivo è quello di prendere in considerazione tutte le variabili per tutelare la salute degli atleti. In particolare, bisognerà verificare gli effetti della positività sui giocatori colpiti dal virus, monitorando assiduamente alcuni parametri. Di fatti, il sopraggiungere di un altro caso “positivo” cancellerebbe definitivamente la stagione.
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