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Givova, Rossi: “Ho fame di successi. Il PalaMangano dovrà diventare il nostro fortino”

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Un allenatore giovane (38 anni) per una piazza che non ha smesso di sognare in grande: presente e prossimo futuro della Givova Scafati nelle parole di Alessandro Rossi, intervistato in esclusiva dal nostro giornale.

Alessandro Rossi in esclusiva: “Ho fame di vittorie”

La Supercoppa tra pochi giorni, il campionato di A2 all’inizio di ottobre: i primi obiettivi della Givova Scafati di coach Alessandro Rossi, che ha concesso un’intervista esclusiva a SalernoSport24.

Alessandro Rossi, quali impressioni ha ricavato dalle prime due amichevoli giocate a Roma nell’ultima fine settimana?

«In questa fase della stagione, c’è sempre il rischio di cadere nei luoghi comuni, parlando di sensazioni positive. In ogni caso, non nascondo che la squadra stia lavorando con applicazione e impegno fin dai primi giorni. Le due partite nella Capitale sono state utili per conoscerci ancora meglio e capire le esigenze dei giocatori in campo. Sul piano dell’intensità, posso dire che la partita contro l’Eurobasket è stata una partita vera».

Lei ha affermato che Scafati dovrà essere «la squadra che tutti dovranno avere paura di affrontare». Come pensa di raggiungere questo status?

«Per prima cosa, dobbiamo creare un’identità coerente con le aspettative della proprietà, animata dal desiderio di vedere una squadra sempre battagliera e con un carattere ben definito. Anche per questo, la dirigenza di Scafati ha deciso di intraprendere un percorso nuovo, in discontinuità con le scelte compiute nella passata stagione, ripartendo da due giocatori come Cucci e Rossato che incarnano questo rapporto speciale con la piazza».

Cosa si aspetta dai due giocatori d’oltreoceano, Ed Daniel e Rotnei Clarke?

«Daniel e Clarke sono gli unici due over-30 della squadra: pertanto, da entrambi mi aspetto un grosso contributo sia in termini di esperienza, sia di gestione delle situazioni più delicate. Ed è arrivato a Scafati con animo sereno e ottimi propositi, perché ha tanta voglia di rilanciarsi dopo una stagione molto difficile. Rotnei è senza dubbio un uomo con grandissimi numeri in attacco, ma dovrà essere bravo a inserirsi nel nostro sistema».

Gli osservatori indicano in Forlì e Verona le possibili battistrada del girone rosso. Givova a parte, chi potrà inserirsi nella corsa per il primato?

«Partiamo da un presupposto: questo campionato è imprevedibile. A mio modo di vedere, una squadra da seguire sarà Ravenna, perché – pur avendo cambiato allenatore – ha riconfermato più o meno per intero la squadra vista nell’ultimo campionato. Anche Ferrara potrà lottare per i primi quattro posti».

Quale messaggio vuole inviare ai suoi nuovi tifosi?

«In questa fase della mia carriera, ho una fame incalcolabile di vittorie e, pertanto, voglio raggiungere gli obiettivi concordati con la società. Mi auguro soprattutto che il PalaMangano sia un fortino in grado di mettere pressione agli avversari e di trascinare la squadra nei momenti difficili».


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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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