Il primo a beneficiare di una possibile bocciatura del trust della Salernitana è il Benevento. Il presidente Oreste Vigorito aveva fatto sapere che non avrebbe presentato alcuna diffida ma, a quanto pare, secondo fonti della nostra redazione, la federazione starebbe soffrendo la pressione dei sanniti per il rispetto delle regole
Salernitana, c’è il Benevento dietro?
Le regole vanno rispettate, è fuor di dubbio. Ma alla Salernitana, per cedere il club senza fare errori, si prova la strada del trust. Una parte dell’ultima documentazione presentata il 3 luglio non piacerebbe, non rispetterebbe appieno tutte le ‘virgole’ della FIGC. Eppure in federazione c’è ottimismo che si giungerà ad una conclusione che rispetti tanto le regole quanto il merito sportivo.
D’altra parte però c’è la pressione del Benevento. Il club sannita, tramite il suo presidente, Oreste Vigorito, nelle scorse settimane aveva fatto sapere che non avrebbe presentato alcuna diffida avverso l’iscrizione della Salernitana in massima serie. Ma voci da Roma fanno pensare a qualcosa di totalmente opposto. Certo, nessuna diffida fino a questo momento, ma un atteggiamento di pressione sulla federazione che sta inducendo la stessa ad un occhio, senz’altro attento, sul trust della Salernitana.
Cosa non piace nel trust della Salernitana
A due giorni dal gong del Consiglio Federale, come su scritto, c’è comunque dell’ottimismo. Dal club, infatti, sono state apportate quasi tutte le modifiche rischiste mentre è rimasta una certa approssimazione su alcuni punti. In primis i conferimenti, un versamento ridotto rispetto a quanto indicato dalla FIGC, e la mancanza di un business plan per quanto riguarda la campagna acquisti.