«Avevamo preparato la partita in questo modo, corti con la volontà di togliere la palla all’avversario. Era normale che all’inizio subissimo il gioco dell’Empoli».
Quando questo gruppo ha cominciato a crederci?
Il primo giorno a Sarnano abbiamo iniziato a spingere sulla testa e sul fisico. I nostri uomini sono questi. Quello è stato il nostro punto di partenza. Dalla partita di Empoli siamo ripartiti forti, sapevamo che dovevamo fare meglio».
A Pescara sarà un’altra battaglia?
«Oggi abbiamo vinto contro la squadra che ha vinto il campionato, un Empoli che noi ha regalato niente. Questo alimenta le nostre convinzioni motivazionali per vincere a Pescara».
C’è stato un momento di nervosismo. Cosa è successo?
Quando l’obiettivo è così alto… è normalissimo. La squadra arbitrale è stata all’altezza».
Come si affonda una squadra già retrocessa come il Pescara?
La partita di Pescara sarà una gara come quella di oggi. Determinati e con la volontà di fare un risultato che sappiamo… sarà un risultato storico. Questo ci deve aumentare l’autostima. A noi dovrà interessare solo fare la partita che vogliamo fare per strappare la vittoria».