“L’allenamento non è altro che un misto tra arte e scienza: l’’arte fa parte dell’esperienza e la scienza della conoscenza”. Con questa frase il Dott. Emilio Pesce, preparatore atletico della Sanseverinese, ha aperto il suo pensiero, alla nostra redazione, riguardante la figura del preparatore atletico nel mondo del calcio dilettantistico.
L’intervista con il Chinesiologo Emilio Pesce: preparatore atletico e massaggiatore sportivo della Sanseverinese
Nel mondo del calcio dilettantistico, dall’Eccellenza alle serie inferiori la figura del preparatore atletico non viene ritenuta di vitale importanza, ma viene vista come uno spreco di soldi. Questo collaboratore dell’allenatore, nello specifico, ha il compito di svolgere diverse attività.
Le attività svolte
Un preparatore atletico deve valutare il calciatore con specifici test di sintesi, programmare la preparazione sia nel pre-campionato che nel corso della stagione. Deve far aumentare la performance atletica e prevenire gli infortuni, confrontarsi con l’allenatore sulla condizione atletica del giocatore. Importante è anche l’educazione dei giovani calciatori, soprattutto nel settore giovanile, all’importanza della condizione atletica.

Il rapporto con allenatore e giocatori secondo il dott. Emilio Pesce
Il dialogo e la sinergia con l’allenatore risultano fondamentali, per poter eseguire un buon lavoro ed ottenere i risultati fissati ad inizio campionato, come è fondamentale la fiducia reciproca che l’allenatore e il preparatore atletico devono necessariamente avere tra di loro. Queste due figure devono concordare sull’obiettivo per la seduta di allenamento, stabilendo il famoso Mesociclo di lavoro. Sarà compito del preparatore utilizzare mezzi e metodi con cui stimolare i giocatori, magari con una “tranquilla lezione di psicologia dello sport alla lavagna per tutelare e supportare l’aspetto psicologico del calciatore che tra l’altro nel mondo dilettantistico è fondamentale.
Ritengo che i professionisti abbiano a disposizione mezzi, metodi e strumenti all’avanguardia. L’unico problema evidente e il tempo che io reputo il nostro miglior nemico ma sicuramente fa la differenza in termini di qualità nella preparazione fisica degli atleti.