Stava andando alla grandissima la stagione della Genea Handball Lanzara. La squadra di Lanzara, frazione di Castel San Giorgio, stava prodigandosi in un dominio assoluto tra la Serie B ed i campionati giovanili.
Il grande cammino della Genea Handball Lanzara
La Genea Handball Lanzara è ormai una realtà conclamata della provincia salernitana. La squadra del comune di Castel San Giorgio, fondata nel 2012, ha deciso di ripartire dalla Serie B dopo aver anche assaggiato la Serie A2 nazionale.
La più che positiva stagione in A2, terminata con una meritata salvezza, ha però spinto la piccola realtà, nell’ultima estate, a prendere una decisione particolare. Il club del presidente Domenico Sica, infatti, ha deciso di ricominciare dalla Serie B con i grandi ed a dare molto più spazio ai giovani.
La scelta, molto curiosa all’apparenza, ha però portato molti frutti, infatti la regular season è terminata molto meglio del previsto. La prima squadra e le compagini giovanili (Under-15, Under-17 ed Under-19) hanno concluso in vetta alle rispettive graduatorie. Successo meritato, ponderato e, soprattutto, sotto l’egida della PDO Jomi Salerno, la compagine femminile numero 1 in Italia.
Al momento, non solo per via dello stop da Coronavirus, la situazione è in stand-by e tutti gli atleti, a partire dal più giovane, ancora non sanno quand’è che potranno lottarsi titoli e promozioni. Calendario alla mano la fase finale sarebbe dovuta disputarsi ad inizio aprile, ma come detto poco fa tutto è ancora congelato.
Abbiamo anche scambiato qualche chiacchiera con Pietro Russo, ex giocatore della Handball Lanzara in Serie A2 ed attuale membro dello staff dirigenziale.
Buon pomeriggio Pietro, una grandissima corsa fermatasi sul più bello.
«Buon pomeriggio. Purtroppo con la salute non si scherza, meglio essere cauti e sperare che tutto si risolva in fretta. I nostri ragazzi si riposeranno e sono certo saranno pronti a dare il 110% non appena torneranno a giocare».
Successi un po’ ovunque, ad aprile, se tutto torna alla normalità, potrebbe esserci la fase Nazionale dei campionati Under 21.
«Abbiamo ottenuto sul campo grandi risultati ed abbiamo deciso di iscriverci ai Campionati Nazionali Under 21. Come detto poco fa la salute è la cosa che conta maggiormente, questo è solo uno dei tanti motivi che ci obbliga a sperare che tutto finisca presto».
A settembre, col ritorno in Serie B e la voglia di puntare sui giovani, potevate auspicarvi l’ottenimento di tutti questi traguardi?
«Volevamo dire la nostra e farci notare, ma non pensavamo di arrivare a tanto. Pensa che l’Under-17 ha vinto 12 partite su 12 e la maggior parte di loro potrebbe anche giocare nella categoria inferiore. Un successo inimmaginabile che però ci riempie d’orgoglio, abbiamo lavorato bene».


