Un’oscena e, a tratti impresentabile, Salernitana cade per 2-0 sull’imbarazzante terreno di gioco del “Menti” sotto i colpi di una modestissima, ma pragmatica Juve Stabia.
Le pagelle di Juve Stabia-Salernitana
Prestazione da dimenticare, forse la peggiore in stagione, per gli uomini di Ventura, giunti alla quarta sconfitta consecutiva lontano dalle mura amiche. Salernitana che per ora, nonostante tutto, mantiene l’ottava posizione in attesa dei posticipi. Analizziamo le prestazioni individuali dei calciatori della Salernitana di oggi attraverso il pagellone di SalernoSport24.
Micai 5 – Prende gol al primo tiro in porta stabiese su cui, francamente, poteva fare di più. Nel secondo tempo, per poco non combina un pasticcio degno del fu “Mai dire gol” con la complicità del vento.
Karo 5 – Nel primo tempo, soffre oltremodo il sintetico del Menti e la vivacità di Canotto. Prende le misure dopo 60 minuti abbondanti, soprattutto a causa del gioco in ripartenza della Juve Stabia che, nella seconda frazione, crea poco o nulla.
Migliorini 5 – Tutto sommato, è l’unico della difesa che appare presente a se stesso, non soffrendo praticamente mai le rare sortite offensive delle Vespe. Un voto in meno per la sciocca espulsione rimediata per proteste, che lo costringerà a saltare il prossimo match casalingo contro l’Ascoli.
Jaroszyinski 4,5 – Male, questa volta, l’ex difensore del Chievo. Fatale il suo errore di posizionamento sul gol di Cissè dopo 7 minuti di gioco. Non riesce quasi mai a gestire la rapidità e le giocate di Bifulco che, dalle sue parti, ha fatto praticamente quello che voleva. Lento e, stranamente, ingenuo su un paio di occasioni in cui è commette fallo sull’11 gialloblu, causando almeno due calci piazzati pericolosi. Non è al meglio e si vede, ma vista l’esiguità della rosa granata è costretto a scendere in campo sempre e comunque.
Lombardi 5 – Spaesato, confuso e timoroso. Non salta mai l’uomo, nonostante ci provi più spesso rispetto alle precedenti partite. Dai suoi cross, comunque, giungono due occasioni abbastanza nitide non concretizzate da Giannetti. Dal ’66 Cicerelli 5,5 – Prova a dare vivacità alla manovra, ma con scarsi risultati.
Akpa Akpro 5 – Incolore, questa volta, la prova del centrocampista ivoriano. Condizionato, probabilmente, sia dal terreno di gioco che dalla prestazione generale della squadra, sbaglia troppi passaggi e commette diverse falli evitabili. A differenza delle precedenti partite, lascia a desiderare anche in fase difensiva, in cui non è apparso il solito uomo ovunque di sempre.
Di Tacchio 5,5 – Nulla di particolare da segnalare nella prestazione del capitano granata, a parte un fallo al limite dell’area ai danni dell’ex Di Gennaro che avrebbe potuto regalare il doppio vantaggio ai padroni di casa già nella prima frazione. Spezza, come sempre, diverse manovre avversarie, ma fa fatica quando deve impostare il gioco e, anche questa, non è certo una novità. Dal ’82 Djuric s.v. – Non pervenuto, anche se non per colpa sua.
Kiyine 5,5 – Probabilmente il migliore, per non dire il meno peggio, dei suoi. Il centrocampista marocchino è l’unico ad aver tentato di impensierire, più o meno concretamente, la retroguardia avversaria. Il suo, di fatti, è l’unico tiro verso lo specchio della porta difesa da Danilo Russo. A nostro parere, non meritava di uscire. Dal ’71 Maistro s. v. – Parafrasando una celebre trasmissione televisiva della Rai:”Chi l’ha visto?”.
Lopez 4,5 – Obiettivamente, non sarebbe costruttivo essere duri nel giudizio sull’ex terzino del Benevento. Si è ritrovato da esubero più o meno indigesto in sede di ritiro, a titolare per necessità nel giro di pochi mesi. Come già ribadito in precedenza, è una riserva e, purtroppo, si vede.
Giannetti 4 – Senza ombra di dubbio, il peggiore dei suoi. Sbaglia tutto e il contrario di tutto. Come già accaduto a Venezia, ha sulla testa, o sulla spalla, il pallone del possibile 1-1 nella prima frazione che, come in Veneto, sciupa clamorosamente. Non attacca mai il primo palo sui rari cross che arrivano dalle fasce nascondendosi, o quasi, dietro la difesa stabiese. Sembra il lontano parente del calciatore che ha fatto ben sperare dopo la gara di Coppa Italia contro il Catanzaro e, soprattutto, dopo il gran gol alla prima di campionato contro il Pescara all’Arechi.
Jallow 5 – Prova scialba e inconcludente, quella dell’attaccante gambiano. Gioca costantemente o, che dir si voglia, ostinatamente sul filo del fuorigioco, non riuscendo praticamente mai a partire in posizione regolare.
Ventura 4,5 – Questa volta, le responsabilità sono anche della guida tecnica. Non si comprende il perché del calo vertiginoso della qualità del gioco della squadra. Formazione iniziale a parte, sbaglia a sostituire Kyine, l’unico che fino a quel momento aveva provato a creare qualche pericolo alla retroguardia avversaria. Inoltre, con un Giannetti così, probabilmente l’inserimento di Gondo avrebbe dato quantomeno vivacità alla fase offensiva. E’ pur vero che, in tempi non sospetti, l’ex CT della Nazionale ha chiesto tempo, pazienza e fiducia alla piazza nei confronti della squadra, ma l’involuzione tecnico-tattica subita dalla Salernitana negli ultimi mesi appare quantomai evidente.
Il tabellino del match
Juve Stabia (4-3-3): Russo, Vitiello, Troest (26’ Allievi), Tonucci, Bifulco (71’ Elia), Calò, Calvano, Di Gennaro, Cissé (58’ Rossi), Canotto, Germoni. A disp.: Branduani, Boateng, Allievi, Melara, Rossi, Del Sole, Elia, Mallamo, Fazio, Forte, Mezavilla, Buchel. All.: Caserta
Salernitana (3-5-2): Micai, Karo, Migliorini, Jaroszynski, Kiyine (72’ Maistro), Akpa-Akpro, Di Tacchio (81’ Djuric), Lombardi (66’ Cicerelli), Lopez, Jallow, Giannetti. A disp.: Vannucchi, Billong, Odjer, Djuric, Gondo, Cicerelli, Kalombo, Morrone, Maistro, Pinto. All.: G.P. Ventura
Marcatori: 7’ Cissé, 96’ Canotto
Corner: 2-7
Ammoniti: 30’ Tonucci, 45’ Lopez, 48’ Akpa-Akpro, 70’ Migliorini, 87’ Germoni
Espulso: 84’ Migliorini