La conferenza stampa dei dirigenti della Cremonese
A 48 ore dalla sconfitta di Cosenza, il direttore generale Paolo Armenia e il direttore sportivo Nereo Bonato hanno incontrato la stampa, analizzando con i giornalisti il momento negativo che stanno attraversando i grigiorossi in campionato.
“In un momento come questo dove, purtroppo, i risultati non sono quelli che ci aspettavamo – ha esordito Armenia – ci sembra corretto metterci la faccia anche perché la proprietà ci ha messo nelle migliori condizioni per poter lavorare, dandoci ampia disponibilità, la città ha fornito risposte importanti anche in campagna abbonamenti, allo stadio i tifosi ci hanno sempre sostenuto anche nelle trasferte più disagevoli. Siamo consapevoli di essere nettamente al di sotto delle nostre possibilità e proprio per questo non vogliamo infilare la testa sotto la sabbia. Anzi siamo sempre più decisi nel voler raggiungere un risultato che ci permetta di poter dire: stiamo facendo le cose per bene”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Bonato ha commentato: “E’ fondamentale parametrare il momento delicato al blocco di partite che si è andati ad affrontare; ciclo che è sicuramente il più complicato dell’intero campionato. Baroni dal suo arrivo si è trovato davanti 3 partite in trasferta su 4 ed ha incontrato 3 tra le più forti compagini del campionato, quindi con un indice di difficoltà molto elevato. Dal punto di vista delle prestazioni, a Empoli abbiamo disputato una buonissima gara, così come con il Frosinone dove abbiamo recuperato un gol. A Benevento è stata una partita equilibrata, decisa da un episodio che ci ha penalizzati. Il problema è la prova di Cosenza, dove dopo un avvio traumatico non abbiamo offerto una prestazione all’altezza. La analizzeremo a fondo, ma resto convinto che in questo momento servano grande umiltà, infinita pazienza e tanto lavoro. Quando si va ad assemblare un gruppo passare dalla carta al campo è sempre difficile. Il rendimento individuale e di squadra in questo momento è al di sotto delle reali potenzialità, ne siamo consapevoli. Solo con il lavoro troveremo le soluzioni per uscire da questa situazione. Non vuole essere un alibi, ma una constatazione: anche gli infortuni hanno fatto la loro parte. Ora dovremmo essere al completo, lavoreremo per la svolta”. L’esito dell’ultima prova brucia ancora. “A Cosenza – ha proseguito il direttore sportivo – la partita è nata sotto una cattiva stella, da parte nostra poi c’è stata l’incapacità di riprenderla in pugno anche perché non siamo nelle migliori condizioni psicologiche: i ragazzi sanno benissimo che non stanno rendendo secondo le aspettative e questa difficoltà si è trasformata in un macigno. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: nella difficoltà dovremo la strada per ricompattarci e la forza per uscirne”.
A chi ha domandato quali siano oggi gli obiettivi, Bonato ha risposto: “L’obiettivo ora è trovare il rendimento ottimale standard di ogni singolo giocatore per elevare quello della squadra. Sono molto arrabbiato perché conosco bene il valore dei giocatori e so che stanno rendendo molto meno di quanto potrebbero. L’obiettivo primario è far pesare sul campo il vero valore della squadra, perché il nostro gioco non è di qualità elevata. C’è un’incapacità nel trasformare le qualità tecniche in rendimento. E’ una criticità da superare insieme, tante volte basta un risultato a innescare la chimica giusta. Ma questo è un gruppo di qualità che solo attraverso il gioco può raggiungere i risultati. E’ necessario recuperare la serenità mentale che in questo momento manca. Io sono il referente dell’area tecnica, a me spetta il compito di capire le motivazioni del mancato rendimento; tuttavia sono convinto del valore di questo organico, per questo spetta a me trovare la soluzione. Dovremo intraprendere un percorso che ci porterà ad essere ciò che tutti, per potenzialità, vorremmo e dovremmo essere”. Bonato ha poi ha confermato la bontà delle scelte effettuate in sede di mercato: “Sono contento e soddisfatto del mercato che è stato fatto. E la mia incazzatura è proprio questa: non aver ancora visto sul campo il valore della squadra. Una cosa che mi fa perdere il sonno”. Rispondendo all’ultima domanda della stampa su possibili contestazioni dei tifosi, il direttore generale Armenia ha commentato: “Mi auguro che non ci siano contestazioni. Per noi i tifosi sono importantissimi, vengono al primo posto. L’anno scorso furono loro a trascinare la squadra a un passo dai playoff. Quest’anno ci hanno sempre sostenuto nonostante le prestazioni non sempre siano state all’altezza; l’hanno fatto in casa e in trasferta, sobbarcandosi centinaia e centinaia di chilometri per essere presenti allo stadio anche in orari impossibili. Capisco il loro rammarico e la loro delusione. Se hanno pensato ad una contestazione, però, spero che possano rivedere la loro posizione. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di loro”.