HomeSalernitanaCalaiò in conferenza stampa: “Non ho paura di nulla”
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Calaiò in conferenza stampa: “Non ho paura di nulla”

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Conferenza stampa della Salernitana con mister Leonardo Menichini e la punta granata, Emanuele Calaiò. La conferenza, non consuete quest’anno, ma da un po’ sempre nella pancia dello stadio Arechi, si è tenuta nella sala stampa del principe degli stadi.

La conferenza della Salernitana: Emanuele Calaiò

Alla conferenza stampa pre-match della Salernitana abbiamo trovato l’arciere Emanuele Calaiò molto determinato rispetto a ciò che sarà la partita di domani in cui i granata si giocheranno la stagione nel primo dei due appuntamenti play-out con il Venezia:

E’ normale che ci sia delusione nell’ambiente. Noi stessi per primi siamo delusi e ci prendiamo la responsabilità di tutto. Bisogna cancellare quello che è stato, ovvero un’annata particolare. Quando ero al Catania penso di aver avuto una delle squadre già forti dove ho giocato e vinto eppure stavamo retrocedendo. Capitano annate strane. Abbiamo cambiato due allenatori, poi c’è stata la diserzione e abbiamo giocato delle partite con uno stato mentale non buono.

Sul peso che può avere la sua esperienza in squadra

Come portavoce oggi della squadra dico che dopo la stagione disastrosa di quest’anno, domani abbiamo l’opportunità di risollevarci e fare qualcosa di importante per riabbracciare la tifoseria soprattutto per far passare un bel centenario alla gente.

Sul come affrontare la gara

E’ una questione mentale, di testa. Si salva chi mentalmente sta meglio e lotta col cuore e con l’orgoglio. E’ difficile finire il campionato e rigiocare dopo 25 giorni ma abbiamo il compito, appunto, di dimenticare nel modo migliore l’anno disastroso che abbiamo passato.

Sull’ultima partita giocata in casa

Col Cosenza venivamo dopo un sacco di sconfitte ed è normale che quando non riesci a sbloccare la partita vai in ansia. Questo è stato il nostro problema delle ultime partite. Non siamo stati forti mentalmente. Domani sarà sicuramente fondamentale non prendere gol perché non abbiamo altre dieci partite ma soltanto 180 minuti. La salvezza per noi è come la Champions League.

Sulla disputa dei playout

Quando finisci un campionato è normale pensare di staccare la spina anche se, come abbiamo detto nel comunicato fatto qualche giorno fa, esprimiamo solidarietà al Venezia anche perché la situazione è la stessa nostra. Finisci un campionato non sapendo ne date e obiettivi prossimi. Come è stato dato l’avvio dei playoff ero certo avremmo giocato anche i playout. Un pò di paura ce l’hai come sicuramente l’avrà anche il Venezia. Il rischio reale è quello di retrocedere. Mi aspetto un Arechi pieno che possa sostenerci fino alla fine.

Sul caso Micai

Sono cose che non dovrebbero capitare. Un conto è l’insulto ma arrivare alle mani è brutto. Lo schiaffo a Micai è come se l’avessi preso anche io. Siamo un gruppo sano e unito. Lui ci ha spiegato cosa fosse successo. Ha esperienza e ha giocato in piazze particolari e sa benissimo che in queste situazioni uno bisogna aspettarsi di tutto ma arrivare alle mani no. L’intento dell’allenamento a porte aperte era proprio quello di ricompattarci con i tifosi.

Sulla possibilità di vederlo capitano

Il capitano è Schiavi, in sua assenza lo è stato Pucino. Dico questo perché a 37 anni sono uno che ci ha sempre messo la faccia e preferisco prendermi io queste patate bollenti piuttosto che qualcun’altra. Mercoledì tutti devono essere capitani.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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