Raffaele Rubino ci parla della sua esperienza in granata e della attuale formazione di Colantuono
È arrivato a Salerno a gennaio del 2005 dal Novara per rafforzare il reparto avanzato. Parliamo dell’attaccante barese Raffaele Rubino. Breve la sua esperienza con la casacca della Salernitana ma intensa, in una stagione dai mille volti. Rubino detiene ancora un record: aver segnato almeno una rete in tutti i campionati professionistici con indosso la stessa maglia (quella del Novara ndr). Ha lasciato il calcio giocato nel 2015 e da allora è stato prima a Bari poi braccio destro del ds Faggiano a Parma ed oggi è direttore sportivo e responsabile tecnico del Trapani Calcio. Noi di SalernoSport24 lo abbiamo intervistato in vista del prossimo match dell’Arechi che vede difronte due delle formazioni che hanno fatto parte del suo curriculum sul rettangolo verde.
Salve direttore. Cosa ricorda delle esperienze trascorse da calciatore con indosso le maglie di Salernitana e Perugia?
“Salve a voi. Posso dire che a Salerno sono stato solo sei mesi ma sono stato bene, mi sono divertito. Ci sono stati momenti delicati ma alla fine riuscimmo a mantenere la categoria grazie anche ad uno spogliatoio unito e di gente vera e di carattere. Porterò sempre con me il ricordo di quel Salernitana-Genoa: dinanzi a un pubblico spettacolare, uno stadio con trentamila persone, riuscimmo a battere la squadra di Milito per ben 4 a 0. A Perugia arrivai in un anno complicato. Era una squadra che poteva vincere invece alla fine si arrivò ad un punto dai play off. Non fu un problema legato allo spogliatoio perché era un gruppo unito e fatto da giocatori di livello ma il cambio sulla panchina e problemi societari influirono negativamente su quella stagione”.
Cosa pensa di questa attuale Salernitana e secondo la sua esperienza dove può arrivare in questo campionato?
“La Salernitana sta dimostrando il suo valore, è una squadra “folle” ma è consapevole della sua forza e di poter vincere le partite. Annovera un giusto mix di calciatori di categoria e di giovani che possono permettergli di fare un campionato importante. I risultati positivi poi man mano aumentano l’entusiasmo che è importante per arrivare a risultati importanti”.
Quale formazione vede maggiormente attrezzata per la lotta alla conquista della promozione in massima serie?
“A parte la Salernitana, che può essere una bella sorpresa, le pretendenti alle prime posizioni sono Benevento, Verona, Cremonese e lo stesso Crotone anche se ha iniziato con fatica. Le dico che la costanza e il non mollare fino alla fine paga. A Parma ad esempio, abbiamo passato un periodo negativo ritrovandoci ottavi-noni verso la fine della stagione ma, non mollando, alla fine siamo arrivati secondi”.
Per fare il salto di qualità è più importante avere singoli calciatori di qualità o un gruppo ben amalgamato? In questa Salernitana ad esempio è più importante avere un calciatore in rosa come Di Gennaro o altro?
“Che le individualità contano è fuori discussione ma serve anche lo spirito di gruppo. La Salernitana ha Di Gennaro che è un centrocampista che può fare la differenza in ogni squadra ma ha tanti altri ottimi giocatori che in serie cadetta sono dei top…Schiavi, Perticone, Gigliotti, Castiglia, Bellomo e tanti altri sono calciatori importanti. La base tecnica è molto solida per questa categoria ma la differenza la fa l’unione di intenti. Il mister Colantuono è esperto e sa quali punti toccare per ottenere il meglio, ha una rosa lunga da gestire al meglio durante tutto il campionato”.
Nel frattempo il ds Rubino è arrivato al campo a controllare la sua squadra, il Trapani, e per questo lo salutiamo… Grazie e buon prosieguo.
“Grazie. Saluto tutti i tifosi della Salernitana ricordandoli sempre con affetto e saluto voi di SalernoSport24”.