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Salernitana-Palermo: focus sugli ex biancoverdi

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Non è mancata la “mentalità granata”, a differenza dello stato fisico ancora non al top

E’ la prima di campionato, dagli spalti appare la coreografia con la scritta “State of mind” ed i giocatori granata scesi in campo hanno percepito il segnale dando il massimo sul piano agonistico. Quello che è mancato, invece, è lo stato fisico ottimale ma è anche normale visto che si tratta di avere ancora poco minutaggio nelle gambe. Ciò vale per tutti ma soprattutto per i vari arrivi dell’ultimo momento. Prendiamo ad esempio la gara disputata dai due ex avellinesi: Migliorini e Di Tacchio. Hanno si iniziato la preparazione con la loro ex squadra ma sono anche arrivati a Salerno solo dopo l’esclusione della stessa dal campionato cadetto. Tutto ciò penalizza ancora il loro status fisico nonché quello di rodaggio con il resto dei compagni. Analizzando i novanta minuti del difensore veneto possiamo dire che nel complesso la sua prestazione è stata positiva. Fisicamente sembra già un passo avanti rispetto a tanti, cosa non facile vista la mole fisica che lo accompagna. Anche se proprio grazie ad essa ed alla sua statura, 1.94, è stato magistrale nel gioco aereo sventando spesso palle che potevano trasformarsi in reti finendo sulle teste degli attaccanti rosanero. Un solo svarione, dovuto alla poca sinergia coi compagni di reparto e al modulo a tre non ancora nelle sue corde, non possono rendere l’insieme della partita negativa. Pretendere di più dopo pochi giorni era impossibile. Quasi ottanta i minuti giocati invece da Francesco Di Tacchio. L’esperienza del ventiseienne centrocampista pugliese si è vista tutta. Colantuomo gli ha dato il compito di aiutare il reparto difensivo e contenere le sfuriate di Trajkovski e nell’insieme il suo sporco compito lo ha fatto in maniera egregia. Il lavoro svolto in fase contenitiva però lo ha svantaggiato in quello che solitamente preferisce, costruire. Da quel punto di vista ha giostrato in maniera abbastanza lenta e prevedibile con passaggi verso il reparto avanzato troppo lenti ed orizzontali. L’agonismo non gli è mancato, per il resto attendiamo che migliori la forma fisica anche se dovrà lottare molto per guadagnarsi una maglia da titolare visto l’arrivo di Di Gennaro. A meno che mister Colantuono non riesca ad inserirli insieme in un modulo da inventare.

 

 

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