HomeSalernitanaESCLUSIVA Gala del Calcio Salernitano: l'intervista a Enzo Fusco
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ESCLUSIVA Gala del Calcio Salernitano: l’intervista a Enzo Fusco

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Enzo Fusco: “A questo calcio mancano persone come Alberto Massa e Angelo Belmonte”

Ieri sera, al Gran Gala del calcio salernitano, organizzato da SalernoSport24 in collaborazione con SalernoinWeb, abbiamo avuto il piacere di intervistare Enzo Fusco. L’ex calciatore granata era presente in lista per il premio di allenatore dell’anno, coppa poi vinta per il terzo anno di fila. 

Ciao Enzo, buonasera. Per arrivare alla Poseidon hai già fatto un bel po’ di esperienza che ti ha portato ad essere qui stasera.

“Sì, sono in lista per il premio e sicuramente devo molto ai club che mi hanno sostenuto per giungere a questo traguardo. Prima Buccino, poi Poseidon, due squadre alle quali devo molto”.

(Appena rientrati ad Enzo Fusco sarà consegnato il premio di miglior allenatore in Promozione per il campionato 2017-2018)

Com’è andato il campionato con il Poseidon?

“E’ andato più tosto bene. Nella prima parte del torneo eravamo in lotta nella parte alta della classifica per un buon piazzamento nei play-off; nella seconda parte, invece, abbiamo avuto un calo perdendo la possibilità di qualificarci per la post season”.

La seconda squadra di Salerno è il Centro Storico, una neo promossa in Promozione. Ci dici qualcosa sulla squadra di Gennaro Avino?

“Devo dire che mi ha impressionato molto, una squadra che punta sui giovani e con una seria organizzazione alle spalle, spendono poco e badano al sodo. Conosco tutti nel club e ho grande rispetto per il mister, Peppe Di Palma, e la dirigenza. Ad inizio campionato tutti la davano per spacciata ma già quando l’affrontammo nella gara d’andata che finì 3-3 ci rendemmo conto che sarebbe stata una squadra che avrebbe dato fastidio. Infatti, e non a caso, si è salvata poi con anticipo e concludendo il torneo a metà classifica”.

Guardiamo al futuro che per te è alle porte facendo un tuffo nel passato. Parlaci dei tuoi inizi.

“Arrivai alla Berretti della Battipagliese dalla Giovane Salerno di Alberto Massa e mi prelevò Angelo Belmonte, due tipologie di persone che nel calcio di oggi non esistono più, e che tanto servirebbero ancora; a loro devo molto. A Battipaglia giocai sei anni: nei primi due ero, come ho detto, nella Berretti e vincemmo il campionato di categoria. Passai in prestito al Campobasso e all’Ebolitana, per poi tornare quando facemmo la C2, dopo di che tre anni di Interregionale. Da là poi partii in direzione Avellino alla corte del mio maestro Zeman, direttamente in Serie B”. 

Come è stato tornare a Battipaglia da allenatore?

“E’ una città che ho sempre avuto nel cuore. E’ un club che mi diede l’opportunità di giocare nel calcio che conta appena entrato nel professionismo. Dopo, anche quando scendemmo in Interregionale, mi hanno sempre voluto bene tanto da essere il capitano della squadra per tanto tempo; anche dopo, quando sono tornato da semplice spettatore, mi hanno accolto sempre  bene. Anche alla presentazione è avuto una bellissima accoglienza”.

Quest’anno sia tu che tuo fratello Luca (Luca Fusco, ndr) partite per nuove esperienze, tu sali di categoria mentre lui sarà per la prima volta I° allenatore (Paganese, ndr). E’ stata una simpatica coincidenza il fatto che entrambi avete avuto un incarico in due club nei quali siete stati protagonisti.

“E’ stata davvero particolare come coincidenza. Due piazze importanti e quella dove andrò io credo non meriti questa categoria (Eccellenza, ndr), purtroppo il calcio di oggi è anche questo con l’attuale scomparsa di club come Cesena, Bari e Reggiana, ed anche l’Avellino rischia di mancare l’iscrizione. Luca ha preso incarico in una piazza difficile come Pagani”.

E in famiglia? Come avete festeggiato?

“Sicuramente simpatica come cosa ma sono del parere che è meglio festeggiare alla fine. Siamo certamente felici di aver raggiunto un buon livello, lui un po’ più in alto e sono contento perché conosco i sacrifici che sta facendo però poi, se non vengono i risultati, è inutile fare feste all’inizio”.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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