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13 club fra B e C rischiano di scomparire

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13 club fra B e C rischiano di scomparire

Le casse dei club di B e C sono sempre più vuote e i club faticano ad andare avanti visto che non ci sono sufficienti ricavi. C’è chi spende più di quanto guadagna e alla fine è costretto ad abbassare la saracinesca. Da un indagine della Gazzetta dello Sport, circa 13 società sono a rischio iscrizione e la dead line è il 30 giugno visto che bisogna presentare la domanda di iscrizione e per molti club è un muro invalicabile. Oltre a società coinvolte in guai giudiziari (vedi Palermo e Foggia) sono venuti a galla i guai finanziari di Cesena e Bari. Il club di Lugaresi è praticamente spacciato e potrebbe ripartire dalla D avviando la pratica del fallimento. Sta meglio, ma non troppo, il Bari.

In Serie C la situazione è drammatica: pervenute solo una decina di domande di iscrizione su 59. Una Lega Pro senza uno sponsor, con ricavi risibili dai diritti tv, senza nemmeno i 5 milioni di euro che Fabbricini aveva promesso per sanare il blitz della mutualità. Le società di tutti e tre i gironi a rischio. Reggiana, Mestre e Pro Piacenza hanno fatto intendere che non si iscriveranno. Il Fano ha un passaggio di proprietà in corso. Della Fidelis Andria non si hanno notizie confortanti, la Juve Stabia non garantisce, il Matera è inguaiato, al Trapani è saltata la cessione del pacchetto azionario, il Siracusa è dato in dismissione. Col posto libero lasciato dalla revoca dell’affiliazione del Vicenza (andrà al Santarcangelo?), potrebbero mancare dieci club all’appello.

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