UEFA: le nuove regole per il FPF
La Uefa mette alle strette i “furbetti” del Fair Play Finanziario. Così a partire dal primo giugno, saranno effettive cinque nuove norme volute dal numero uno della Uefa Ceferin.
Norme che dovrebbero ostacolare chi fino ad oggi ha cercato di aggirare il FpF. Almeno questa è l’intenzione. Ecco nello specifico di che cosa si tratta:
TRASPARENZA
I club saranno obbligati a pubblicare sul proprio sito i bilanci e le spese (aggregate) effettuate per gli agenti. In sostanza, si saprà con precisione quanto costano in realtà i giocatori presi a parametro zero, come nel caso di De Vrij ed Emre Can, per i quali Inter e Juventus pagheranno alte commissioni agli agenti.
CONTROLLI
Con sbilancio superiore ai 100 milioni nel mercato, l’Uefa può fare controlli subito e chiedere garanzie sul rispetto del fair play anche per l’anno dopo. Se ad esempio il Psg comprasse oggi Neymar, dovrebbe prima dare garanzie alla Uefa, altrimenti il trasferimento potrebbe addirittura saltare.
STOP AI “PRESTITI”
Non sarà ammesso comprare un giocatore “fingendo” un prestito: l’operazione andrà iscritta a bilancio come acquisto. Non sarà quindi possibile un Mbappè 2.0, per il quale il Psg l’anno scorso aveva mascherato il trasferimento come prestito con obbligo di riscatto.
STOP ALLE VENDITE “FACILI”
Non sarà ammesso vendere un giocatore a un club correlato per iscrivere un finto attivo di bilancio, andrà scritto il prezzo originario. Mossa che quindi dovrebbe andare a toccare club come il Manchester City, che ha una rete di club affiliati in giro per il mondo, tra cui il New York FC. L’Inter aveva intuito che per la Uefa questo poteva essere un problema, e infatti Suning a gennaio bloccò il trasferimento di Ramires all’Inter.
NESSUNA ENTRATA FUTURA
Non sarà ammesso anticipare gli utili della Champions prima che il torneo si giochi. Un club qualificato ora in Champions non può più iscrivere a bilancio gli utili futuri (come la Lazio con il market pool per il 2015-16) ma quando le somme saranno incassate.