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Amburgo retrocesso dopo 55 anni: si ferma lo storico orologio

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Amburgo retrocesso dopo 55 anni: si ferma lo storico orologio

Non è più tempo per i miracoli, destino che stavolta volta le spalle all’Amburgo. La fine di un’era è certificata dall’orologio del Volksparkstadion, timer digitale installato nel 2001 che ha scandito quasi 55 anni di partecipazione ininterrotta in Bundesliga. Mai una retrocessione, unica squadra tedesca a fregiarsi di una nobiltà assoluta davanti a Bayern Monaco e Werder Brema, nient’altro che un orgoglio per il club più antico di Germania con 130 anni d’esistenza nonostante le ultime stagioni complicate. È piuttosto il campionato appena archiviato a sancire la caduta degli anseatici in Zweite Liga, seconda divisione nazionale, aritmetica implacabile che alla vigilia degli ultimi 90’ concedeva flebili speranze per una nuova clamorosa impresa. Dal 2014, infatti, l’Amburgo non più “irretrocedibile” ha inanellato salvezze all’ultimo respiro: due volte graziato agli spareggi contro le piccole Greuther Fürth e Karlsruhe, un anno fa vittorioso all’88’ dell’ultima giornata ai danni del Wolfsburg poi riemerso dal playout di fine maggio. A distanza di 365 giorni il duello tra “Lupi” e “Dinosauri”, così ribattezzati in virtù di una longevità ineguagliabile, ha invece archiviato l’epopea preistorica dei veterani di Germania.

Detto delle rabbiose contestazioni dei tifosi, l’Amburgo è rimasto schiacciato dalle pressioni dell’orologio del Volksparkstadion che obbliga la società ad alimentarne il corso attraverso l’abbonamento in Bundesliga. Un ticchettio onnipresente dal bus della squadra al sito ufficiale del club, ciò nonostante i fan anseatici si sono sempre opposti allo smantellamento del quadrante digitale analogamente alla mascotte Hermann, dinosauro adottato nel 2003 a dispetto dell’ironia sull’estinzione dei rettili del Mesozoico. Da qui la profonda convinzione dei fan che la squadra fosse non retrocedibile, d’altronde la rivoluzione di aprile ipotizzava una salvezza quasi utopica proprio come accaduto nelle ultime edizioni. Il 12 maggio 2018 diventa invece la data della prima storica retrocessione in Serie B: dai minuti contati all’ora del baratro, punto di non ritorno per l’Amburgo condannato dal peso della sua storia. E di un orologio che termina di accumulare giorni e miracoli, due ricordi per la nobile di Germania privata della sua unicità.

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