Verso Perugia-Salernitana: il rapporto tra le tifoserie
Perugia-Acireale, 6 giugno 1993: chi ha almeno 40 anni ricorda quella partita e quello striscione, Plaitano, steso dietro la porta dei tifosi biancorossi insieme agli altri striscioni perugini. Era del Gruppo Ultra Plaitano, uno dei più rappresentativi della curva salernitana. Un gemellaggio recente quello con i tifosi campani, iniziato nei primi anni 90 ma destinato a durare molto poco. Una simpatia nata sull’onda del gemellaggio Terni-Caserta, che allo stadio fece nascere la sintonia tra i vari gruppi dell’epoca (Armata Rossa, Brigaden, Doddy Boys, Ingrifati da una parte, Plaitano, Granata South Force e Nuova Guardia dall’altra). Un rapporto fatto anche di solidarietà vera, come quella messa in campo dai tifosi perugini che, dopo un Perugia-Salernitana caratterizzato da tafferugli tra tifosi campani e forze dell’ordine (quella sera sistemati stranamente in gradinata) assistettero i tifosi campani fermati per un processo per direttissima che si sarebbe svolto il giorno successivo. Anche i tifosi salernitani mostrarono simpatia e rispetto, regalando a quelli perugini un mega striscione sottratto ai tifosi rivali della Ternana. Non tutti a Salerno, con il passare degli anni, erano però d’accordo su questo gemellaggio. Chi partecipava alle trasferte in quegli anni racconta di un pullman di tifosi biancorossi macchiati con scritte offensive dai tifosi “contrari” dopo una cena con quelli “amici”. Schermaglie che anticiparono di poco la fine del breve gemellaggio avvenuta nella stagione 1993/94, durante una gara di Coppa Italia giocata all’Arechi e finita 2-2. Eppure chi partecipò a quella trasferta (erano 15 i tifosi perugini all’Arechi quella sera) racconta di un clima disteso al casello autostradale, anche se sotto la curva salernitana si avvertiva un’atmosfera strana, diversa dal solito. Dentro lo stadio però nessun problema, le cose sembravano filare nel verso giusto come in altre occasioni. Poi l’episodio che fece cadere tutto: il gol del Perugia che passò in vantaggio con una punizione battuta a sorpresa contestata dai giocatori campani all’arbitro di quella partita, il sig. De Santis di Tivoli. In un attimo lo stadio si rivoltò contro il Perugia e i suoi tifosi e ci fu anche un invasione di campo con tentata aggressione ai giocatori biancorossi. Problemi si verificarono anche alla fine del match all’uscita dei tifosi del Grifo, sorpresi da quello che fu definito un vero “tradimento”. Nella gara di ritorno furono solamente 8-9 i tifosi granata presenti al “Curi”, in una Curva Nord inviperita che accolse gli avversari (che esposero lo stendardo della Nuova Guardia) a suon di striscioni. Da allora tra i tifosi di Perugia e Salernitana c’è grande rivalità, che il tempo e gli anni ha calmierato dopo gli incandescenti primi anni post gemellaggio, rinnovati anche da continue sfide sul campo con grifo e granata a contendersi il passaggio in serie A fino all’ultima giornata della stagione 1995/96.
Fonte: umbriaTV