Salernitana e Udinese si sono affrontate all’Arechi nella gara valida per la seconda giornata di Serie A. Di seguito, breve riassunto della partita e le pagelle dei granata.
Salernitana-Udinese: un’ora di Udinese, poi la reazione
Granata e friulani in campo all’Arechi per la seconda giornata di campionato, la prima casalinga per l’Ippocampo.
Sousa ha deciso di schierare subito dall’inizio i rientranti Pirola e Bohinen al posto di Fazio e Maggiore. Bradaric parte dalla panchina, al suo posto è stato dirottato Mazzocchi sulla sinistra, con conseguente spostamento di Kastanos sull’out opposto e la partenza dal 1′ di Dia alle spalle di Botheim. Sottil risponde sostituendo il partente Beto con Lucca e schierando Samardzic dall’inizio.
Primo tempo che non ha regalato grandi sussulti. Lovric e Walace chiamano Ochoa all’intervento e il messicano non deve impegnarsi molto per fermare le loro conclusioni a rete. I granata, dal canto loro, hanno provato a puntare su possesso palla prolungato ed effetto sorpresa, avendo un paio di occasioni molto pericolose con L. Coulibaly, Pirola e Bohinen. Solo nel finale di tempo, Ochoa è stato chiamato agli straordinari su una doppia occasione marcata dal duo Bijol-Perez su azione da corner: il messicano è bravo a respingere il colpo di testa dello sloveno e altrettanto nel negare la ribattuta all’argentino. Nel recupero, “Memo” si ripete con un riflesso strepitoso sul quasi autogol di Pirola.
Terminato il primo tempo sul punteggio di 0-0, la ripresa parte così com’era finita la prima frazione: Udinese pericolosa e Ochoa di nuovo sugli scudi, questa volta su Thauvin. Al 57′, però, il muro eretto dal messicano crolla: cross di Thauvin dalla sinistra – prolungato di testa da Lucca – che trova pronto a rimorchio Samardzic, il quale al volo piazza il pallone nell’angolino per l’1-0 Udinese.
La Salernitana prova a reagire con gli ingressi di Martegani, Cabral e Bradaric, ma è ancora “Memo” a salvare i suoi con un grande intervento in allungo su Samardzic. La reazione granata arriva al 70′ con Kastanos, il cui rasoterra dal limite viene ben sventato da Silvestri. Al 72′, però, arriva il pari granata: Martegani lavora un buon pallone dal limite per Candreva, il quale lo serve a Dia che, da posizione ottimale, non può sbagliare davanti a Silvestri. 1-1 e partita che cambia di inerzia. Sottil inserisce Success e Ebosele per riguadagnare il terreno perduto, ma è ancora Silvestri a togliere le castagne dal fuoco ai suoi togliendo dalla porta un pallone di Martegani diretto all’incrocio. Sottil inserisce anche Zemura e Zarraga per cercare di cambiare la storia di questa partita, ma è ancora la Salernitana a sfiorare il vantaggio con Candreva, il quale trova un Silvestri in forma smagliante. Nel finale, Ikwuemesi e Cabral mancano il colpo del sorpasso e l’1-1 resiste fino al triplice fischio dell’arbitro.
Le pagelle dei granata: Ochoa e Dia salvifici, sorpresa Martegani
Ochoa – 38 anni e non sentirli: tre riflessi prodigiosi su Bijol, Perez e Thauvin e volo felino a sventare il quasi autogol di Pirola. La difesa balla, ma lui la mantiene a galla come può. Il muro crolla sul gol imparabile di Samardzic. Ancora decisivo sul serbo negandogli la doppietta. 7,5.
Lovato – Un giocatore completamente rigenerato rispetto allo scorso anno: anticipi puntuali, entrate rudi ma precise, maggiore sicurezza con il pallone tra i piedi. Per la Salernitana era troppo importante recuperare un giocatore del genere, soprattutto per la difesa a livello numerico. 6,5.
Gyömbér – Centesima presenza in maglia granata bagnata con la solita prova di personalità e concentrazione. Un po’ in affanno quando preso in velocità da Thauvin, ma sempre preciso nei piazzamenti e nelle coperture. 6,5.
Pirola – Gara non brillante la sua, tant’è vero che è quasi sempre in ritardo sulle palle alte. In occasione del gol di Samardzic, è lui a perdersi Lucca sulla sponda vincente. Quasi sfiora l’autogol, ma Ochoa lo salva. L’ammonizione è la sintesi di una gara nervosa e imprecisa. 5,5. Dall’84’ Ikwuemesi – Quasi sfiora la zingarata con un pallonetto furbo su Silvestri, salvo poi farsi fermare sul più bello. s.v.
Kastanos – Qualche buono spunto, ma niente di che. La qualità nelle giocate non manca, ma il suo apporto a livello sia difensivo che offensivo è praticamente nullo, anche se ha sul suo piede la palla buona per il pari. 6. Dall’85’ Legowski – Da rivedere con più minuti a disposizione: corsa e piede sembrano esserci. s.v.
L. Coulibaly – Si fa ingolosire da un buon filtrante di Candreva, ma getta il tutto alle ortiche con una conclusione sciagurata in equilibrio precario. Per il resto, prestazione poco convincente. 5,5.
Bohinen – Inizio incoraggiante, dove fa girare bene palla e serve anche qualche pallone interessante. Piano piano, poi, si spegne ed esce dalla partita. Prima di uscire, un suo pallone perso stava spalancando le porte del gol a Thauvin, fermato da Ochoa. 5,5. dal 53′ Martegani – Entra un po’ in sordina, ma è lui ad ispirare l’azione del pari di Dia liberando Candreva per l’assist. Sfiora anche la gioia personale con bel sinistro che Silvestri sventa in angolo con un miracolo. Nel complesso, un grande impatto con la realtà della Salernitana. 6,5.
Mazzocchi – Irriconoscibile: abulico in fase difensiva e confusionario in fase offensiva. Ha sulla coscienza l’inserimento vincente di Samardzic: è lui a perderselo in occasione del gol del vantaggio friulano. 5. Dal 62′ Bradaric – Ingresso nervoso bagnato con un giallo evitabile. Per il resto, non una gara memorabile la sua, anche condizionata dai guai fisici accusati in settimana. 5,5.
Candreva – Mast’Antonio è meno appariscente rispetto alla gara di Roma, ma sa essere decisivo anche senza entrare nel tabellino dei marcatori: suo l’assist per il pareggio di Dia. L’occasione per la gloria personale l’ha avuta, ma Silvestri ha avuto un grande riflesso. 7.
Dia – Gara da spettatore non pagante per circa 71′, poi Candreva ha la felice idea di liberarlo in area a tu per tu con Silvestri. Troppo importante per la Salernitana anche quando non è al top della forma. 7.
Botheim – Tanta buona volontà, ma concretezza e tiri verso la porta zero. È uscito tra i fischi dell’Arechi. 5. Dal 62′ Cabral – Si fa notare per la buona intesa raggiunta con Candreva e Martegani e per la sua dedizione al sacrificio schierato come laterale destro. Non male come prima volta. 6.
Sousa – Salernitana troppo leziosa nel primo tempo e intimorita nei primi 20′ della ripresa. La mossa Martegani si rivelerà vincente per il pari e quasi sfiora il colpaccio con la mossa Cabral. C’è sicuramente qualcosa da rivedere, ma i nuovi sembrano già abili e arruolabili per dare il loro contributo e questo è, senz’altro, merito suo. 6.