Continua la nostra analisi sulla stagione della Salernitana per reparto. Dopo quella sui giocatori a difesa della porta granata tocca alla difesa, punto di forza della seconda parte del campionato.
Salernitana, la difesa granata durante la stagione
A poche settimane dalla fine del campionato di Serie A 2022-2023, continua l’analisi per reparto della stagione granata. Dopo quella dei portieri granata, oggi tocca ad uno dei fiori all’occhiello della squadra di quest’anno, la difesa.
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Conosciamo bene la storia della Salernitana di quest’anno, una squadra dalla due facce dove a fare da spartiacque è stato sicuramente l’arrivo di Sousa. Dati alla mano la Salernitana ha subito in totale 64 reti, di cui 43 sotto la guida di Nicola e 21 con Sousa sulla panchina.
Un cambio netto sotto la guida del lusitano, che ha saputo valorizzare i giocatori già presenti in rosa. Poi, se ad un reparto che funziona bene, ci aggiungi anche la presenza di calciatori giovani, e spesso titolari, vuol dire che il lavoro a monte è stato fatto con lungimiranza.
Ma tra maestria e bella gioventù, trovare un punto d’unione non sempre è facile. Per questo è giusto sottolineare il difficile lavoro di Davide Nicola nelle prime 22 giornate di campionato. Rinunciare a giocatori individuati quali titolari e mettere continuamente toppe, alla lunga ha pesato. Questo ha influito non poco sul cammino granata, portandola da una iniziale e disinvolta metà classifica, a doversi guardare le spalle.
La svolta tattica di Sousa
Il reparto difensivo, specialmente durante la gestione Sousa è stato il fulcro insieme al centrocampo, del gioco granata. Il tecnico portoghese predilige molto il possesso palla con conseguente costruzione dal basso con fraseggi veloci e precisi. Dopo un’ovvia incertezza iniziale, il reparto difensivo granata ha saputo rispondere alle richieste dell’allenatore con un gioco fluido ed a volte privo di errori.
Continuando con la difesa a tre, marchio granata già dalla scorsa stagione e modulo anche del precedente mister Nicola, Paulo Sousa ha saputo creare una buona coesione tra i reparti permettendo dunque alla difesa granata di rischiare di meno e nello stesso tempo riusciure a cucire gioco.
Gli uomini della retroguardia
Ma chi sono i protagonisti della difesa della Salernitana? Alla fine il terzetto che è sceso di più in campo ha visto Gyomber al suo centro con Daniliuc da una parte e Pirola dall’altra, scelta condivisa da entrambi i mister. Nonostante questo tutti quelli chiamati in causa si sono fatti trovare pronti. Basti pensare a Lovato, che inizia il suo percorso ad inizio campionato con Nicola e poi trova continuità con Sousa, grazie anche alle assenza appunto.
Mazzocchi e Sambia da una parte, Bradaric e ancora Mazzocchi dall’altra. Le fasce granata difendono e spingono, creando un equilibrio tra saper difendere ed attacco della profondità. Anche chi ha giocato di meno, come Bronn o Troost-Ekong arrivato nella sessione di mercato di gennaio, ha saputo dare il suo contributo. A volte anche con gol decisivi. Peccato non aver potuto vedere di più un uomo di esperienza come Fazio in questo sistema, assente durante quasi tutta la stagione.