Un ultimo sguardo al 2022 vissuto sotto canestro: spazio al bilancio della Serie C Gold. La Diesel Tecnica Sala Consilina ha ceduto il testimone alla new entry Power Basket Salerno.
Il bilancio di fine anno della Serie C Gold
La nostra rassegna di fine anno sul basket in provincia di Salerno si chiude con il bilancio della Serie C Gold.
Doppiata la stagione dei record (con 5 squadre al via), il nostro movimento ha perso letteralmente i pezzi: non solo l’uscita di scena del New Basket Agropoli e del Basket Bellizzi, ma anche il passaggio di testimone tra la quarantenne Pallacanestro Salerno e il Power Basket.
Ad onor del vero, pochi avrebbero scommesso sulla neonata squadra del capoluogo. Certo: l’ingaggio di un coach come Mario Menduto – richiamato in primavera dalla Pallacanestro Salerno, con cui ha giocato (e perso) la finale di Coppa Campania – prometteva bene tanto quanto la presenza in squadra di alcuni suoi pretoriani, in testa l’argentino Lucas Chaves.
Ed è stata proprio l’esplosione del giocatore di Bahia Blanca a proiettare i gialloblù in una dimensione di eccellenza, benché i pronostici di inizio stagione fossero decisamente più benevoli con Potenza e Caserta/Casapulla. Intorno a Chaves, però, i fratelli Menduto hanno allestito un quintetto solido e affidabile: l’energia sul perimetro di Trapani e Melillo si sposa alla perfezione con la duttilità delle “torri” Batka e De Angelis.
Tuttavia, il vero segreto del Power Basket è la profondità del roster: nei momenti di difficoltà, infatti, i salernitani hanno sempre trovato interpreti diversi per uscire dalla palude. Due nomi su tutti: Fabrizio Zampa e Alete Ferretti.
Il rovescio in casa di Angri non ha incrinato la fiducia della capolista, che ha meritato appieno il primato a metà stagione dall’alto delle 11 vittorie fin qui conquistate. Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2023 promette scintille.
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Angri non ha ancora smesso di sognare
La finale play-off tra Diesel Tecnica Sala Consilina e Angri Pallacanestro è stata la summa del dominio del nostro movimento sulla C Gold: una sfida serratissima ed equilibrata, decisa soltanto alla “bella” in favore del quintetto del Vallo di Diano.
Orgoglio o rimpianti per i grigiorossi allenati da Massimo Costagliola? A giudicare dall’andamento della stagione, ci sono tante buone ragioni per rammaricarsi: da novembre in avanti, infatti, Angri aveva espresso il gioco migliore del campionato, assecondando non solo l’ottima vena di Izzo, ma anche l’intesa sotto i tabelloni tra Daunys e Markovic.
Sfumato il salto in B, il presidente Campitiello ha deciso di mettere un punto fermo e di andare a capo: Costagliola ha ceduto il posto di comando a Nino Sanfilippo, reduce da una splendida stagione a Bellizzi, dove ha centrato i play-off con un gruppo formato da tanti esordienti. Una linea riproposta – anche se con qualche correttivo – anche al PalaGalvani.
I pochi colpi estivi sul mercato (Orsini e Rubinetti sul perimetro, Louiserre dalle parti del ferro, ai quali si è aggiunto il rientrante Izzo) avevano suscitato qualche mugugno tra i tifosi. Il campo ha tuttavia fugato tutti i dubbi: le vittorie con le grandi del campionato (Potenza, Marigliano e Power Basket) hanno riacceso l’entusiasmo intorno alla squadra, che ha chiuso il 2022 al terzo posto.
Eppure, non tutto è stato semplice per gli angresi: il doppio KO di metà novembre con Benevento e Mondragone poteva mandare tutto all’aria. Eppure, Sanfilippo ha avuto il merito di ricompattare lo spogliatoio, dando fiducia anche ai giovani del vivaio. Più che un miracolo, una vera rivelazione. In attesa di capire se la staffetta tra Louiserre e l’ultimo arrivato Peralta intaccherà gli equilibri fin qui intessuti dal coach irpino.