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La presentazione di Memo Ochoa, appuntamento al “Mary Rosy”

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Appuntamento da red carpet per Memo Ochoa nel giorno della presentazione al centro sportivo “Mary Rosy”, quartier generale della Salernitana. SalernoSport24 seguirà in diretta testuale la conferenza.

La Salernitana presenta Memo Ochoa

Sala stampa gremita al centro sportivo “Mary Rosy”. Molti i giornalisti occorsi a Magazzeno sul litorale di Pontecagnano per assistere alla conferenza stampa di Ochoa, in patria ritenuto una semi leggenda con le sue cinque partecipazioni ai mondiali.

Presenti tutte le maggiori testate giornalistiche italiane, ma al momento la conferenza sta subendo circa trenta minuti di ritardo.

De Sanctis: «Avevamo stabilito ad inizio anno un numero di portieri. L’arrivo di Ochoa arriva in virtù dell’infortunio a Sepe che, tra l’altro, ha fatto una prima parte di campionato ottima. Arriva un grande portiere. Lui è entusiasta di arrivare e qui a Salerno».

Ochoa: «Per me è una buona opportunità giocare in Serie A. Morgan mi ha mostrato gli obiettivi del club e questa volontà di crescita mi è piaciuta molto. Dopo il Mondiale volevo cominciare subito a lavorare e il progetto Salernitana mi è piaciuto fin da subito. Voglio dare esperienza alla squadra».

«Il Milan è una squadra con eccellenti giocatori ma ricominciare contro di loro sarà stimolante. Vogliamo comunque giocarcela davanti al nostro pubblico».

«Mi piacciono molto i tifosi che sono caldi come in Messico. Su internet si ha modo di vedere lo spettacolo della Curva Sud e per uno che arriva dal Nord America è bello giocare con questa atmosfera. Il campionato italiano è sempre stato speciale per me che sono cresciuto con il mito del calcio italiano degli anni ’90. Arrivare qui è come realizzare un obiettivo della mia carriera. In passato in Italia hanno giocato molti grandi portieri come lo stesso direttore De Sanctis».

«Parlo sempre con Lozano quando siamo in Nazionale ma non abbiamo mai parlato di Salernitana. Quando De Sanctis mi ha contattato non ho avuto dubbi».

«Non ho ancora parlato con Sepe, io sono arrivato per lavorare e aiutare la squadra sia in campo che fuori. L’obiettivo della squadra è raggiungere la salvezza il prima possibile per restare in A per molti anni».

«Per quanto riguarda gli attaccanti, noi portieri rispettiamo tutti. In Italia ci sono molti talenti come Lautaro o Leao, la Serie A è un campionato prestigioso anche sotto questo punto di vista».

«Come portiere latinoamericano non è facile arrivare in un top club europeo. Infatti, sono tra i pochi portieri nordamericani che giocano in Europa. In passato molte squadre importanti hanno mostrato interesse nei miei confronti ma il passaporto da extracomunitario è stato un problema».

«Avere tanta gente che mi segue è una grande responsabilità perché sento di essere un esempio anche per i più piccoli. Non è facile in alcuni momenti ma io ho sempre cercato di mantenere una grande ambizione”.

«Firmare per sei mesi è stata una decisione della dirigenza. Tuttavia, De Sanctis quando ha parlato con me è stato molto chiaro ed è stato questo che mi è piaciuto molto. Nel calcio non è facile incontrare dirigenti così chiari e decisi. Ora penso solamente a lavorare per convincere l’allenatore».

«Ho incontrato un gruppo con molto talento e molto aperto. Molti parlano inglese e francese, oltre a quelli che parlano spagnolo, quindi mi sono sentito subito accolto».

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