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La nuova decisione della Divisione, il numero dei giocatori stranieri passa da 7 a 3

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La riduzione del numero dei giocatori stranieri passa da 7 a 3. Questa è la decisione della Divisione calcio a 5, ma la Feldi Eboli non si esprime a questo cambiamento.

Riduzione del numero di stranieri, da 7 a 3

La Feldi Eboli, al momento, non ha intenzione di esprimere un parere in merito alla riduzione del numero di stranieri da 7 a 3. La domanda, però, sorge spontanea. Se bisogna puntare sui giocatori nostrani, sono in grado tutte le società di sfornare e formare atleti in grado di competere ai massimi livelli? La Divisione ha in mente progetti per far fronte a questa esigenza e supportare i club?

Qui non si tratta solo della riduzione numerica, ma di un aspetto socio-culturale. Infatti, sono tanti i giocatori oriundi che vivono e giocano in Italia da anni. Molti di loro hanno anche difeso la maglia della Nazionale azzurra. La nuova regola darebbe meno possibilità a questi ragazzi e a quelli più giovani di loro, di inserirsi nel panorama del calcio a 5 italiano.

Le dichiarazioni del presidente

Proprio per questo il presidente delle volpi, Gaetano Di Domenico, dichiara: «La riforma della Divisione Calcio a 5 stravolge completamente il modus operandi di questo sport. La crescita degli ultimi venti anni è passata sempre dal campo e dai meriti tecnici dei giocatori che vanno oltre lo STATUS. Quello status che NON trova riscontro con il Passaporto, con la residenza o con il diritto al voto. Prima di esprimere la nostra opinione ci poniamo una domanda:che cosa mette in campo la Divisione Calcio a cinque? Che parte ha la LND? Quanto potrà incidere la FIGC?».

Il presidente continua affermando che: «Ad oggi non c’è nessuna certezza di quello che cambierà e di cosa sarà il futuro, tranne che per la distinta gara che vedrà presto un massimo di 3 oriundi e non più 7. Tantissime società, come noi, hanno investito in questo sport per molti anni. Il progetto rossoblù sta per compiere 20 anni e, riavvolgendo il nastro, emerge che nel tempo abbiamo subìto tante modifiche e cambiamenti passando dall’aspetto economico alle imposizioni di campo. Qualche idea per confrontarci ci sarebbe: una promozione costante e attiva nelle scuole; centri federali, almeno uno per regione, con appuntamenti settimanali diretti da tecnici federali. Poi ancora uno sgravio sui costi universitari, per incentivare coloro che rinunciano dopo l’Under19».

«La Feldi Eboli è pronta eventualmente ad accettare i cambiamenti adoperati dalla Divisione ma si aspetta chiarezza e progettualità per il bene del calcio a 5 italiano. Se c’è necessità di cambiamenti per la distinta di gara, ci sarà bisogno di molto altro ancora per il completamento di questo nuovo corso. In caso contrario si rischia di andare verso un punto di non ritorno che farà male a tutto il movimento. Ed è per questo che la Divisione dovrebbe seriamente preoccuparsi di fornire supporto alle società con tutti gli strumenti e le progettualità necessarie per seguire insieme questo percorso Made in Italy».

«Come club di Serie A riteniamo che la condivisione di tutto il progetto sia indispensabile al fine di scegliere se continuare a calpestare il parquet, insieme. Certo che, in giro per l’Europa, sarà difficile rappresentare l’Italia del FUTSAL, ma d’altronde anche questo naming dovrà cambiare perché futsal è una parola NON FORMATA!»


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